breve di cronaca
Nuovo obbligo scolastico?
Legambiente news - 16-01-2007
Nel numero scorso di Legambiente Scuola News avevamo espresso le nostre perplessità sui contenuti della legge finanziaria 2007 riguardante l'innalzamento dell'obbligo scolastico ai 16 anni. Se abbiamo approvato il passaggio dal diritto dovere del governo del Polo all'obbligo scolastico fino ai 16 anni del governo dell'Unione, abbiamo però espresso le nostre perplessità sulle ambiguità che la formulazione dell'articolo presentava. Ora la C.M. 74 del 21. 12. 2006 sulle iscrizioni per l'anno scolastico 2007/08 conferma tutti i nostri timori. Non solo si confermano la possibilità degli anticipi nella scuola per l'infanzia e primaria e l'orario spezzatino del tempo scuola mantenendo la quota oraria facoltativa ma viene confermato il doppio canale per gli studenti che terminano la scuola media. "Gli alunni che concludono nel presente anno scolastico il percorso del primo ciclo di istruzione con il superamento dell'esame di stato hanno l'obbligo di iscrizione agli istituti secondari di secondo grado o... ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale".

Nulla è cambiato, non si scorgono quei segni di discontinuità che l'approvazione dell'obbligo scolastico ai 16 anni poteva introdurre. Accanto ad un biennio di scuola secondaria superiore riemerge la formazione professionale destinata preferibilmente a chi è a rischio dispersione. Non è mandando precocemente gli studenti alla formazione professionale che si aggredisce il problema. Il problema va aggredito là dove risiede, ovvero nel cattivo funzionamento della scuola, nella crisi di motivazione di docenti e allievi, nelle rigidità organizzative e culturali, nell'arretratezza professionale di molti insegnanti, nei cambiamenti (spesso faticosi e generatori di sofferenza) che spiazzano le generazioni degli adolescenti. La scuola, per risolvere i suoi problemi, non può sperare che la formazione professionale si prenda quei ragazzi difficile che rovinano le classi. Il cuore del problema è "la scuola nel suo funzionamento ordinario". Il problema che questo governo deve dimostrare di voler affrontare è quello di innalzare il livello di istruzione e di cultura (tolto quel 10-20% che grazie alla famiglia di origine ce la fa da solo) dell'80% dei ragazzi tra i 14 e i 16 anni in modo che siano in grado di affrontare i cambiamenti che li attendono nel mondo della globalizzazione. E per perseguire questo obiettivo occorre riflettere sul 100% del sistema di istruzione.

Questi alcuni dei nodi su cui il Gruppo di lavoro per l'innalzamento dell'obbligo di istruzione istituito presso il MPI dovrebbe riflettere per arrivare per l'anno scolastico 2008/09 a quel biennio unitario, volano per riaccendere entusiasmi e modificazioni nei curricoli e nei metodi nei segmenti di scuola che precedono e seguono il biennio.


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