La centralità delle periferie
Francesco Minervini - 13-01-2007
Può capitare anche a Bari, città spesso sonnolenta, che un gruppo di cittadini finisca con l'avvertire il solco sempre più profondo che separa la gente comune dalle istituzioni. Anzi, può anche capitare che il citato gruppo di cittadini possa sentirsi addirittura in contrasto con il "torpore civico" che regna sovrano.
Dunque può capitare veramente che a Bari si costituisca un gruppo di persone, che si caratterizza per la sua provenienza apartitica, per la forte sensibilità al sociale e per la disponibilità a parlare -senza velleità ma con forte cognizione e consapevolezza del ruolo di cittadini - con le istituzioni dei problemi della gente comune, dei problemi del basso. E quando questo gruppo si incontra, e prende il nome di "Anchenoi" a Bari, e prende forma, e le idee si consolidano, può succedere che si arrivi anche ad iniziative grosse come quella prevista per il prossimo 18 gennaio al Fortino (Molo Sant'Antonio, h. 18.30) con l'assessore regionale all'urbanistica Angela Barbanente.
E può succedere perfino che il citato gruppo Anchenoi, che con l'assessore regionale vuole discutere di periferie, di degrado, di rinascita, di progetti, si accorga che il prossimo 3 aprile scade il termine per la presentazione di "Programmi integrati di riqualificazione delle Periferie", ossia progetti mirati alla "rigenerazione dei quartieri", ad accrescere la dotazione dei servizi, del verde pubblico, delle opere infrastrutturali per migliorare la qualità insediativa urbana e la qualità dell'abitare "attraverso il perseguimento di più elevati standard di tipo ambientale...".
Se tutto questo succede a Bari, niente di più normale, allora, che il gruppo Anchenoi avverta il bisogno di incontrare chi, a livello comunale, circoscrizionale, cittadino in genere, possa farsi garante di questo tipo di progetti che la Regione è disposta a finanziare e sostenere. Tutto questo nell'ottica di una reale partecipazione e cittadinanza attiva che coinvolga dalla strada e ottimizzi le mille idee che la gente porta con sé o che si sono perse nei meandri burocratici portandosi dietro nel dimenticatoio le tante attese dei cittadini.
Per questo e per altro ancora, l'incontro di giovedì 18 è un'ottima possibilità.

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