«Stiamo lavorando sul Tfr per gli statali. C'è un gruppo di lavoro anche con il ministero del Tesoro Padoa Schioppa, e abbiamo una commissione che dovrebbe completare i lavori entro un paio di giorni».concluderà il suo lavoro entro un paio di giorni e spero entro fine mese di poter firmare l'intesa». L´annuncio viene, alla vigilia del vertice di Caserta, dal ministro della Funzione Pubblica, Luigi Nicolais, a margine di un convegno della Uil. Nicolais annuncia entro la fine del mese, dunque, il lancio della previdenza complementare anche per il pubblico impiego.
Sulla scottante tematica delle pensioni il segretario generale della Uil Luigi Angeletti dice di aspettarsi dal vertice del governo di Caserta, «due cose: primo che si rispetti l'abolizione dello Scalone, previsto dal programma elettorale, e, secondo, che si riprenda il confronto sulla base del protocollo fatto». «Stiamo discutendo sul Tfr per gli statali - conferma Angeletti - ci aspettiamo che il governo renda, anche su questo, giustizia ai lavoratori pubblici. Ci aspettiamo tempi rapidi, questione di settimane, non vorremmo aspettare anni per l'avvio della previdenza complementare anche nel settore pubblico».
L´avvio della previdenza integrativa per gli statali piace anche a Rifondazione comunista, che sulle pensioni mantiene come obiettivi anche l´eliminazione dello "scalone" e la richiesta di una rivalutazione delle pensioni minime. Ancora ieri, dopo le dichiarazioni dell´altro giorno del ministro Paolo Ferrero, per il sottosegretario all´Economia Alfonso Gianni del Prc «Bisogna puntare a irrobustire le future pensioni, utilizzando punti del Tfr presso l'Inps. Con il sistema contributivo imposto dalla riforma Dini, i lavoratori avranno pensioni basse pari al più al 50% dell'ultimo salario. Una previdenza complementare pubblica che utilizzi parte almeno del Tfr potrebbe portare a un tasso di sostituzione tra il 60 e il 70%, che se non è quello di prima della legge Dini, un pò di più gli si avvicinerebbe».