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Decine di migliaia gli sfollati. Nel caos della guerra, l'ong italiana organizza le prime operazioni di assistenza umanitaria
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Prestare soccorso e far giungere alle popolazioni sfollate e alle vittime innocenti di questo conflitto i medicinali e i beni di prima necessità di cui hanno bisogno, sostenendo associazioni somale di piena fiducia". E' questo lo scopo cui sta lavorando il
Cisp (
Comitato internazionale sviluppo dei popoli), Ong presente da più di vent'anni in
Somalia con programmi umanitari e di sviluppo nei settori della sanità, dell'acqua, dell'educazione e della formazione nella capitale Mogadiscio e nelle regioni centro settentrionali del Mudug e Galgaduud.
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Da settimane non ci sono più organizzazioni internazionali in Somalia - spiega il direttore del Cisp, Paolo Dieci -
La cosa più grave è che sono stati sospesi gli aiuti umanitari. Purtroppo non abbiamo dati precisi, ma possiamo stimare che i rifugiati interni siano già decine di migliaia. Molte persone dalle campagne si sono riversate ai margini della capitale Mogadiscio, in accampamenti di fortuna, ritenendo più facile ricevere assistenza vicino a un grande centro". La situazione in Somalia è molto grave, la gente ha bisogno di tutto. "
A rendere ancora più difficile la situazione è il fatto che a causa di questo conflitto - prosegue Dieci -
non si sono potute assistere tutte quelle persone che sono rimaste vittime delle inondazioni verificatesi nelle scorse settimane".
Nell'attesa che il
World Food Program e le altre Ong internazionali si riuniscano per decidere gli aiuti, il Cisp si sta coordinando con molte ong somale presenti ora a Nairobi in Kenya, in modo da sostenerle nella loro opera di soccorso. "
Per fare questo contiamo sul sostegno della gente - conclude Paolo Dieci -
che si può realizzare facendo donazioni. Tramite il nostro personale e le organizzazioni locali, con cui da tempo lavoriamo creando ambulatori, scuole, e centri di formazione per insegnanti, spesso i soli spazi di aggregazione estranei alla logica della guerra, vogliamo fare giungere alle popolazioni sfollate il cibo e i medicinali di cui hanno bisogno".
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