Le Regioni ci credono
La Conferenza delle Regioni e delle Autonomie locali il 14 dicembre ha approvato all'unanimità il
Master Plan delle azioni per l'attuazione per il settore dell'istruzione del Titolo V della Costituzione, proposto dalla IX Commissione degli Assessori regionali per l'Istruzione, Lavoro e Ricerca.
Le Regioni e le autonomie locali si fanno carico della necessità di garantire un processo armonico di adeguamento dell'ordinamento costituzionale e di pervenire ad una definizione concertata sui più delicati temi e profili istituzionali.
Il
Master Plan, ponendosi in continuità con il documento approvato dalla stessa Conferenza il 12 luglio 2006, costituisce un passo avanti nella prospettiva di una maggiore concretezza operativa delle problematiche relative all'attuazione del Titolo V e al riparto di competenze tra Stato e Regioni.
Il 1 settembre 2009 è stato individuato quale data ultima entro la quale le Regioni dovranno aver completato la predisposizione delle condizioni per l'esercizio delle nuove funzioni loro attribuite dal Titolo V della Costituzione.
Silvia Costa, assessore regionale per l'istruzione e formazione del Lazio, ha espresso una forte soddisfazione per il risultato raggiunto che pone "le basi per un rilancio delle politiche educative che parta dal territorio in un quadro di regole condivise".
Il nodo del personale
Le Regioni e le Autonomie locali sono convinte che, prima dei passaggi istituzionali nella Conferenza Unificata, i contenuti dei provvedimenti attuativi del Titolo V vanno affrontati con un metodo stabile di preventiva intesa attraverso la costituzione di un tavolo di concertazione presso il Ministero della Pubblica istruzione, al quale dovrebbe partecipare anche il Dipartimento affari regionali. Questo è necessario per la complessità delle questioni e per il dovuto rispetto delle competenze e responsabilità riconosciute a più livelli di governo.
Il Master Plan sottolinea che la gestione organizzativa del personale della scuola va "ancorata" in particolare a due principi fondamentali:
a) "lo stato giuridico ed economico rimangono oggetto di contrattazione nazionale e decentrata;
b) ...
c) l'intero processo di trasferimento di competenze alle Regioni dovrà essere caratterizzato dalla valorizzazione delle relazioni sindacali".
Altro aspetto sul quale va focalizzata l'attenzione è la garanzia per le Regioni della piena copertura degli oneri connessi all'esercizio delle funzioni nuove.
La data del 1 settembre 2009 non costituisce un impegno solo delle Regioni ma chiama in causa anche il Governo che è sollecitato ad individuare e definire, per garantire l'unitarietà del sistema educativo, il quadro normativo generale (norme generali, principi fondamentali, livelli essenziali delle prestazioni) entro il quale si colloca la gestione organizzativa e la nuova governance regionale del sistema educativo.