Via libera alla riforma, ripristinati gli esami di ammissione
Il collegio che giudicherà sarà composto da tre docenti venuti da fuori e da tre membri interni Finisce l´era del presidente-notaio
Pugno di ferro nei confronti dei diplomifici: i privatisti dovranno presentarsi in una statale o paritaria del comune di residenza
ROMA - Al via la maturità targata Fioroni. Con 275 voti a favore e 220 contrari, ieri sera, la Camera ha approvato definitivamente la legge di riforma gli esami di Stato che partirà dal prossimo mese di giugno. "
Ringrazio il Parlamento per aver restituito serietà e credibilità a questa prova", ha commentato a caldo il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, riferendosi ai troppi promossi e ai diplomifici che nell´era Berlusconi l´hanno fatta da padrona. "
Vogliamo - continua l´inquilino di viale Trastevere -
una scuola seria, credibile, autorevole, che faccia andare a testa alta i nostri studenti in Italia e in Europa". Tante le novità inserite nei tre articoli della legge che cambia l´esame di maturità per circa 480 mila studenti italiani. Alcune entreranno in vigore già da quest´anno altre dal 2008/2009. La più importante per ragazzi e genitori è senz´altro quella che modifica la composizione delle commissioni giudicatrici: non più formate esclusivamente da docenti interni. La prossima estate i ragazzi delle scuole superiori dovranno mostrare tutto quello che hanno imparato di fronte a commissioni composte da tre docenti esterni e tre membri interni. Il presidente, esterno anche questo, coordinerà i lavori di due classi o, al massimo, di 70 candidati. Tramonta l´era del presidente-notaio costretto fino allo scorso anno a fare la spola anche fra venti commissioni contemporaneamente. E dopo sei anni ritorna l´ammissione agli esami, abolita dalla riforma Berlinguer: sarà il consiglio di classe a stabil re chi potrà sedersi davanti alla commissione. Un´altra novità di rilievo riguarda la terza prova per gli studenti degli istituti tecnici, che rappresentano quasi la metà dei diplomandi. Per loro l´ultima delle tre prove scritte 'avrà carattere tecnico-pratico e laboratoriale´ e potrà durare anche più di un giorno, un modello simile a quello adottato da tempo nei licei artistici e negli istituti d´arte. Due le novità che entreranno in vigore a partire dall´anno scolastico 2008/2009: la modifica del punteggio - ancora per due anni, il 2006/2007 e il 2007/2008, così suddiviso: 20 punti al credito scolastico, 45 punti per i tre scritti e 35 punti al colloquio - e l´obbligo di saldare i debiti formativi degli ultimi anni. Per coloro che affronteranno la maturità fra tre anni dei 100 a disposizione della commissione 25 punti saranno destinati al credito scolastico, 45 agli scritti e 30 punti all´esame orale. Per i superbravi sarà a disposizione la lode e borse di studio, per un ammontare massimo di 5 milioni di euro da utilizzare per la prosecuzione degli studi. Pugno di ferro nei confronti dei diplomifici. I candidati privatisti, passati dai 348 del 2001 ai quasi 11 mila dell´estate scorsa, dovranno sostenere l´esame in una scuola statale o paritaria del comune di residenza e coloro che non sono in possesso della promozione all´ultimo anno dovranno sostenere un esame preliminare. Niente più, quindi, viaggi della speranza a centinaia di chilometri di distanza da casa o salti olimpionici. Stretta in vista anche per i cosidetti ottisti: coloro che, ottenuta la promozione al penultimo anno con almeno otto in tutte le materie, dopo meno di un mese possono presentarsi agli esami direttamente senza frequentare l´ultimo anno. Per loro la nuova legge prevede che al secondo e terzo anno non siano mai stati bocciati e abbiano ottenuto la promozione con almeno sette in tutte le discipline.
Salvo Intravaia