Redazione - 28-11-2006 |
Ci pare che il Progetto elaborato dall'Uaar, articolato e visibile negli 8 capitoli consultabili online, prenda primariamente in carico il vuoto, de iure e de facto, esistente nelle scuole a proposito dell'ora alternativa all'Irc. Leggiamo nelle presentazione: "Per rimediare a questa situazione, e per far affermare concretamente il supremo principio costituzionale della laicità dello Stato, l’UAAR ha deciso di lanciare un progetto sull’ora alternativa, in fase di elaborazione e da attuarsi all’inizio del prossimo anno scolastico, che prevede di: - Dare assistenza ai genitori e agli studenti che chiedono l’attivazione di insegnamenti alternativi - Creare uno spazio online dove genitori, studenti e insegnanti possano trovare informazioni, documentazione, materiale di studio e supporto didattico sugli insegnamenti attivati, contribuendo essi stessi all’arricchimento della piattaforma. - Sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica su queste tematiche, affinché tutti soggetti coinvolti siano in grado di effettuare consapevolmente le proprie scelte." E nel volantino annesso: "un progetto avviato dall’UAAR per ottenere, come primo obiettivo, una reale parità tra chi si avvale dell’insegnamento della religione cattolica (IRC) nella scuola pubblica e chi decide di non frequentarlo. In particolare questo progetto è rivolto a chi (genitore, studente, insegnante), interessato alle attività formative alternative previste dalla legge, incontra difficoltà normative, finanziarie e organizzative che ne impediscono la realizzazione. Il secondo obiettivo del progetto, più ambizioso e sostanziale, è il superamento dell’attuale sistema educativo che discrimina gli scolari in base alle scelte religiose dei genitori, per arrivare a proposte formative rivolte a tutti e che studino una pluralità di concezioni del mondo, religiose o meno, la loro storia, le loro differenze e i loro punti comuni." L'argomento ateismo, citato come esempio di un possibile percorso, non ci pare esaurire la complessità delle proposte, che spaziano tra storia, filosofia, pedagogia con una vasta gamma di materiali suggeriti, ma soprattutto con la volontà di aprirle ad altri e nuovi contributi. Ringraziamo Giuseppina per la segnalazione e l'Uaar per il lavoro intrapreso. |