breve di cronaca
Ma la notte no?
Brescia Oggi - 03-06-2002
Confronto all’Itis Castelli su progetto Sirio e riforma Moratti

La flessibilità fa irruzione anche nell’istruzione serale

Opportunità per italiani e stranieri di qualificarsi nel mondo del lavoro


L'esigenza di una trasformazione del sistemaformativo nella scuola italiana, come diretta conseguenza dell'evoluzione della società contemporanea e dei nascenti bisogni del settore economico e produttivo, ha costituito il cardine della conferenza "La scuola per adulti nell'Europa che cambia, il progetto Sirio e la riforma Moratti", tenutasi l’altra sera presso l'istituto tecnico industriale B. Castelli. L'incontro, presieduto dal prof. Luciano Tonidandel, responsabile del corso serale dell'Itis di via Cantore, ha visto la partecipazione di Salvatore Forte, dirigente dell'Itc di Legnano, di Piero Lanzi, coordinatore dei corsi Eda, di Gianfranco Porta, docente serale dell'istituto tecnico bresciano, di Eugenio Mangerini, responsabile della formazione dell'Api Brescia e di Saverio Gaboardi, presidente Isfor 2000.
I corsi serali creati per soddisfare le necessità dei lavoratori che vogliano riqualificarsi professionalmente rientrano a pieno titolo nell'istruzione scolastica, nonostante non vengano trattati nella riforma Moratti. La scuola serale è sicuramente un percorso formativo differente dall'insegnamento diurno, in quanto l'utenza è diversa, ma non di minore importanza, precisa Forte, che crede nella necessità di un passaggio da una struttura educativa rigida e tradizionale ad un processo formativo più flessibile, basato tra le varie opportunità, sulla cosiddetta formazione a distanza e sulla modularizzazione, consistente nella riorganizzazione del concetto di classe e di anno scolastico, in modo da permettere allo studente di concludere gli studi non necessariamente al termine dei cinque anni canonici, ma in minor tempo.
Con il progetto Sirio , istituito nel dicembre del 1995, il numero di studenti-lavoratori dei corsi serali è aumentato notevolmente, come provato anche da alcune statistiche redatte da ex alunni dell'Itis Castelli e citate da Porta: dall'introduzione del progetto, nel 1990/1, a Brescia, vi è stato un calo continuo di iscritti, fino al 1996/7, anno dell'istituzionalizzazione di Sirio che ha visto passare gli studenti da 72 a 139 e nel 2000/1 a 239.
Per Piero Lanzi i corsi serali sono fondamentali, soprattutto per i lavoratori stranieri che hanno bisogno di apprendere la lingua italiana e di avere una preparazione specialistica per lavorare in azienda. Molte sono, però, tuttora, le difficoltà da risolvere. Perciò la scuola necessita di un serio lavoro di équipe tra docenti e di una forte motivazione all'insegnamento, tenendo presente le reali necessità degli studenti, in quanto lavoratori, e motivandoli alla formazione professionale.
Mangerini dell'associazione delle piccole e medie industrie bresciane ha quindi evidenziato la serie di iniziative dell'Api connesse con la scuola, mentre Gaboardi ha concluso la serata, affermando e che non c'è ormai più una divisione temporale tra il settore lavorativo e l'istruzione e che "la formazione è lavoro".

  discussione chiusa  condividi pdf