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Afghanistan: Gabriele Torsello
La non violenza è in cammino - 06-11-2006
Gabriele Torsello, giornalista, fotografo e documentarista freelance, collaboratore di movimenti umanitari, impegnato contro la guerra e contro le violazioni dei diritti umani, è stato rapito in Afghanistan il 12 ottobre 2006; è stato liberato la mattina del 3 novembre: lo ha annunciato
Emergency con questo comunicato: "Oggi, venerdì 3 novembre, intorno alle 10 ora italiana (le13,30 in Afghanistan) una telefonata all'ospedale di Emergency a Lashkar-Gah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare Gabriele Torsello liberato. Un membro afgano dello staff di Emergency, viaggiando nella direzione indicata, ha trovato Gabriele Torsello e lo ha accompagnato da incaricati del governo italiano. Emergency ha immediatamente avvertito i familiari, il ministero degli esteri e l'ambasciatore italiano a Kabul".

Che gioia grande la liberazione di Gabriele Torsello.
E che strazio immenso che la guerra continui.
Incombe a tutte e tutti il dovere di contribuire a liberare anche tutte le altre persone che in Afghanistan sono tenute prigioniere: della guerra, degli infiniti orrori di cui la guerra consiste e che la guerra alimenta. Per liberare le e gli innumerevoli Gabrieli afgani, occorre far cessare la guerra.

E poiché lo stato italiano sta criminalmente partecipando alla guerra, è dovere dei cittadini italiani in primo luogo far cessare la partecipazione italiana alla guerra.
E poiché lo stato italiano sta partecipando alla guerra in flagrante violazione del diritto internazionale e della legalità costituzionale, opporsi alla guerra è hic et nunc per tutti i cittadini italiani anche un atto di ripristino della legalità violata da maggioranze parlamentari e governi fedifraghi e stragisti.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.
Cessino le stragi della Nato, coalizione di cui l'Italia fa parte.
Solo la pace salva le vite.
Smilitarizzazione, disarmo, aiuti umanitari, scelta della nonviolenta: vi è una sola umanità
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La Non violenza è in cammino
N. 1470, 5/11/2006

nbawac@tin.it

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