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Gabriele, o dell'umanità
La Domenica della nonviolenza - 23-10-2006
Gabriele Torsello, giornalista, fotografo e documentarista freelance, collaboratore di movimenti umanitari, impegnato contro la guerra e contro le violazioni dei diritti umani, e' stato rapito in Afghanistan sabato 14 ottobre 2006

Speriamo con tutto il cuore che chiunque ne abbia il potere stia facendo tutto il possibile per salvare la vita di Gabriele Torsello.
E per quel che puo' contare la nostra voce, con tutto il cuore anche noi ci uniamo all'appello dei familiari, delle persone amiche, dei concittadini e delle tante persone di volonta' buona che chiedono che Gabriele Torsello sia restituito alla libertà, sano e salvo, al più presto.
E per quel che può contare la nostra voce chiediamo alle istituzioni italiane di adoperarsi per salvare un nostro concittadino, e chiediamo alla società civile italiana di rendere visibile la coralità di questa
richiesta. Non solo da Alessano, ma da ogni città e da ogni piazza d'Italia dovrebbe levarsi un medesimo appello: liberate Gabriele, cessino le uccisioni, finisca la guerra, si aiuti il popolo afgano a costruire la pace
con mezzi di pace, ogni persona umana e' un valore infinito.
*
Noi riteniamo che la partecipazione militare italiana alla guerra afgana sia un crimine: essa è illegale perché viola la Costituzione della Repubblica
Italiana; essa è criminale perché compartecipa dell'occupazione e delle stragi che la Nato sta compiendo; essa è complice del terrorismo poiché la
guerra è terrorismo e suscitatrice di terrorismo ulteriore. La guerra uccide. E ogni vittima ha il volto di Abele.
Oggi come ieri noi ci opponiamo alla guerra, oggi come ieri noi ci opponiamo alla partecipazione italiana alla guerra. Oggi come ieri noi chiediamo che
la comunita' internazionale aiuti il popolo afgano nell'unico modo lecito e possibile: cessando di fare la guerra e di occupare militarmente il territorio afgano, recando aiuti umanitari alla popolazione, favorendo con incentivi positivi la smilitarizzazione del conflitto e il disarmo di tutte le parti, sostenendo tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani nell'unico modo possibile: con aiuti materiali, con interventi nonviolenti,
rispettando la dignità di ogni popolo e di ogni persona, promuovendo il benessere di ogni popolo e di ogni persona.
*
Se la nostra voce è ascoltata da qualcuno che qui o la' ha il potere di fare qualcosa per rendere visibile la volontà di pace del popolo italiano, per chiedere e ottenere che Gabriele Torsello sia restituito sano e salvo alla libertà, all'affetto dei suoi familiari, all'umanità intera, ebbene, noi preghiamo tutti di agire, di agire adesso: di scegliere la misericordia,
di scegliere l'umanità.
Chiediamo pace, libertà e solidarietà per Gabriele Torsello, e chiedendolo per lui chiediamo pace, libertà e solidarietà per tutto il popolo afgano martoriato da decenni di guerra, di stragi, di oppressioni, di devastazioni.
*
Sia salva la vita di Gabriele Torsello.
Cessi la guerra e l'occupazione militare. Cessi ogni terrorismo.
Si rechino aiuti umanitari alla popolazione afgana.
*
L'Italia faccia un primo passo: cessi di partecipare alla guerra stragista e terrorista.
E forte di questo primo necessario ed urgente gesto di pace nitido e dovuto, imponga alla Nato, coalizione di cui fa parte, che cessino le stragi che oggi sta commettendo.
E forte di questo secondo gesto di pace si adoperi perché tutte le parti accedano alla smilitarizzazione del conflitto, al disarmo, alla bonifica del territorio da mine, bombe ed armi di ogni genere.
E contestualmente si impegni l'Italia, e l'Europa, e la comunità internazionale, ad un piano straordinario di ingenti aiuti umanitari in ambito alimentare, sanitario, abitativo, educativo, infrastrutturale, a sostegno di una economia autocentrata con tecnologie appropriate per
l'autosostentamento (e solo garantendo sussistenza, lavoro, benessere, diritti, si potrà contrastare l'economia criminale).
Ed attraverso la solidarietà materiale, con l'intervento nonviolento, si promuovano i diritti umani di tutti gli esseri umani, muovendo dal più elementare: il diritto a non essere uccisi, fino a tutti gli altri: il diritto al benessere, il diritto alla libertà di pensiero e di espressione, il diritto alla conoscenza e al libero associarsi, il diritto a una vita degna in cui ogni persona sia rispettata ed aiutata, il diritto alla civile
convivenza.
*
Pace, libertà e solidarietà per il popolo afgano e per l'umanità intera.
Cessi la guerra.
La pace si costruisce con la pace.
Chi salva una vita umana salva il mondo.
La misericordia è la via.
Liberate Gabriele Torsello.



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 La redazione di Information Guerrilla    - 23-10-2006
La redazione di Information Guerrilla si unisce alla famiglia del reporter italiano Gabriele Torsello chiedendo la sua immediata liberazione. Gabriele Torsello è stato rapito in Afghanistan il 12 Ottobre, mentre si recava a Kabul. Era partito da Lashkargah nel sud del paese, dove si trova l'ospedale italiano di Emergency e viaggiava a bordo di un autobus pubblico in direzione Kabul. Nella capitale afghana non è mai arrivato. Cinque uomini armati lo hanno prelevato con la forza insieme al suo interprete afghano. I rapitori chiedono cose che non possono ottenere con il rapimento di Garbiele, anzi è vero il contrario. Il lavoro di Gabrielle Torsello in Afghanistan è stato prezioso per mantenere accesa l'attenzione sull'Afghanistan, un paese da anni sottoposto a una criminale occupazione militare straniera. Garbiele si è recato in Afghanistan per testimoniare la drammatica realtà dell'Afghanistan e aveva avuto contatti positivi con i Talebani con i quali aveva visitato un villaggio raso al suolo dalle truppe straniere. Questo rapimento non giova a coloro che vogliono la fine dell'occupazione militare e non giova soprattutto ai civili afghani e a tutte quelle persone che sono le vere vittime della guerra, spesso dimenticate dai media e dai governi occidentali. Non giova neppure all'immagine dei musulmani perché l'Islam vieta di rapire e di mancare di rispetto a una persona che è venuta in pace e in particolare durante il mese di Ramadan. Lo ha ribadito anche il noto islamista Tariq Ramadan che ha dichiarato: "Niente, niente in assoluto può giustificare i rapimenti e i sequestri di donne, bambini e uomini innocenti". Garbiele Torsello, secondo quanto dichiarato sul sito PeaceReporter, si era convertito all'Islam con il nome di Kash e aveva frequentato a Londra la moschea di Regent's Park. A rivelare questi dettagli è Nazir Ahmed primo Lord di origine pakistana a sedere nel parlamento britannico. Il barone Nazi Ahmed ha dichiarato: "Ho conosciuto 'Kash' otto anni fa, quando si è presentato a me con il suo lavoro fotografico sul Kashmir. Da subito ho apprezzato il suo occhio attento e compassionevole delle ingiustizie e del dolore di questa popolazione. Per questo ho scritto la prefazione al suo libro 'The heart of Kashmir', presentato tre anni fa alla House of Lords. Se lei mi chiede che tipo è Kash, io posso garantirle che Kash è una persona fantastica, un uomo eccezionale."
I Talebani dal canto loro hanno smentito di essere gli autori del rapimento. Questi particolari gettano un'ombra su questo rapimento, i suoi autori e i mandanti. Noi crediamo che ancora una volta l'informazione indipendente sia stata la principale vittima di questi anni di guerre imposte sotto il falso pretesto della esportazione della democrazia. Il lavoro di Gabriele Torsello serviva e serve a non farci dimenticare l'inutilità della guerra. Mettere a repentaglio la sua vita non giova a nessuno, giova solo a chi vorrebbe mantenere il buio sulla realtà dell'Afghanistan. Il nostro appello si rivolge non solo ai suoi rapitori ma anche a chiunque possa contribuire alla sua liberazione. Siamo contro la guerra e contro l'occupazione militare in Afghanistan e vorremmo che le nostre truppe tornassero a casa e per questo siamo dalla parte di Garbiele e chiediamo che venga liberato.