Sciopero della fame e della parola per la democrazia nelle scuole
Bruna Sferra - 10-10-2006
8 ottobre 2006 : settimo giorno di sciopero della fame

Il ministro Fioroni ha lavorato molto in estate, non potendo ignorare il grande movimento in difesa della scuola pubblica, ma non ha abrogato le leggi Moratti e parti cruciali della "riforma" restano in piedi; e poi si annunciano tagli a classi e posti di lavoro, non si rinnova il contratto, aumentano precarizzazione e finanziamenti alle scuole private: insomma, un'operazione gattopardesca, cambiare la forma per lasciare immutata la sostanza.

Tale operazione è particolarmente odiosa rispetto al gravissimo problema della democrazia sindacale nelle scuole, in specifico in vista delle elezioni delle RSU (Rappresentanze sindacali unitarie) di dicembre, le cui regole già aberranti (si misura la rappresentanza nazionale dei sindacati non su liste nazionali che tutti/e possano votare, ma su liste di scuola, ove in assenza di un proprio candidato un sindacato non può essere votato dai/dalle simpatizzanti) sono aggravate dal divieto ai COBAS di tenere assemblee nelle scuole per cercare candidati e fare campagna elettorale.

Fioroni si era impegnato a cancellare il grave vulnus alla democrazia e a restituire le assemblee: ma non ha fatto niente. Dunque dal 2 ottobre, per il diritto di assemblea e contro la gattopardesca politica scolastica di Fioroni , è iniziato a Roma davanti al Ministero PI (V. Trastevere) lo sciopero della fame a oltranza di tre membri dell'Esecutivo nazionale COBAS e lo sciopero della parola in classe e nelle riunioni a scuola di docenti ed Ata imbavagliati con la scritta "Diritto di parola".
Purtoppo malgrado i comunicati stampa solo il Manifesto e Liberazione hanno pubblicato un articolo in merito. Per il resto: INDIFFERENZA GENERALE!
E' possibile mandare una mail di solidarità all'indirizzo: dirittoparola@yahoo.it e naturalmente sarebbe molto gradita una visita di fronte al Ministero. I ragazzi e chi solidarizza con loro sono sempre là.

Per i COBAS
Bruna Sferra

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 Giuseppe Aragno    - 15-10-2006
E' davvero desolante che tutto questo accada sotto gli occhi di tutti e nel silenzio dei mezzi di informazione. C'è di che riflettere se si pensa che sulla linea del silenzio sono attestati tutti o quasi i media, senza differenza di "colore politico" o di editore. La crisi della democrazia è ormai sempre evidente e non può portare davvero a nulla di buono.


 Michele    - 24-10-2006
La solita storia. L’indifferenza e l’egoismo sono le vere piaghe della nostra epoca. Oggi l’essere umano, dà risalto solo a ciò che più importa a se stesso, a ciò che ne viene nelle proprie tasche e quindi, volge lo sguardo altrove infischiandosene di quello che gli accade attorno. Nessuno è più avvezzo a fare sacrifici o a spendere anche soltanto un piccolo pensiero per una causa o l’altra. Guardate la finanziaria, nessuno di quelli che hanno sempre banchettato grassamente, vuole più gettare gli ossi ai cani. Ho sempre pensato che l’intervento di un nuovo diluvio universale potesse essere l’unica via d’uscita per l’umanità, ma purtroppo temo che la mia sia solo utopia; non si troverebbe comunque un novello NOE'