Legambiente - 31-05-2002 |
Impronte agli immigrati? Tutti o nessuno! Ecco le nostre: Realacci e Ferrante |
Rolando A. Borzetti - 31-05-2002 |
A questa domanda ha cercato di rispondere un’indagine condotta dall’ Eurispes, su un campione di mille cittadini residenti a Roma e provincia. I dati hanno rivelato che il 57,9 per cento degli intervistati ritiene che gli immigrati si guadagnino da vivere in modo illegale e solo il 38,7 per cento sostiene che gli stranieri svolgano attività lavorative legali. E questa convinzione è più diffusa tra i giovani che tra gli adulti: il 61,9% degli intervistati d’età compresa tra i 18 e i 29 anni ritiene che gli immigrati vivono nell’illegalità, mentre negli over70 anni la percentuale di coloro che associano gli immigrati all’illegalità scende al 47,5%. Lo stesso trend segue il livello d’istruzione: il 60,2% della popolazione con un basso livello d’istruzione ritiene, infatti, che gli immigrati si procurino da vivere illegalmente, mentre solo il 47% delle persone con alto livello di scolarizzazione condivide tale opinione. Un significativo ambito di indagine ha riguardato il giudizio sugli immigrati che frequentano la zona dove abitano gli intervistati che, in maggioranza non ritengono che la presenza degli immigrati possa incidere sulla qualità della zona dove l’intervistato vive (62%) mentre la percentuale di coloro che dichiarano ciò tocca il 32,1%. I maschi del campione pensano nel 59% dei casi che gli immigrati non siano una minaccia alla qualità della vita nella propria zona, nel 36% dei casi pensano invece che possano degradare la zona e solo il 3,9% pensa che essi possano innalzare la qualità della zona. Le femmine rispetto ai maschi si distinguono per una maggiore aliquota di chi non crede al degrado della zona per via degli immigrati, mentre il 29,2% di loro pensa il contrario e solo il 4,9% ritiene che gli immigrati possano innalzare la qualità della propria zona. Ancora una volta appare significativa la classe di età: i giovani si mostrano più inclini a credere che gli immigrati non degradino la propria zona (69%) seguiti dai trentenni (60,3%), dai soggetti tra i 50 ed i 69 anni (59,7%), dai quarantenni (55,6%), ed infine dai soggetti oltre i 70 anni (45%). È quasi sorprendente come quest’ultima classe di soggetti sia però anche quella che crede più delle altre che gli immigrati possano innalzare la qualità della propria zona, presentando una percentuale del 12,5%, rispetto ai soggetti compresi tra i 50 ed i 69 anni con il 2,5%, i quarantenni con il 6,3%, i trentenni con il 6,4% ed infine i giovani tra i 18 ed i 29 anni con il 4,5%. La classe d’età più anziana appare quindi essere quella meno propensa ad assumere una posizione neutrale. (da Redattore Sociale) |
gabriella rigon - 05-06-2002 |
è una vergogna!! tutti noi dovremmo presentarci in questura per farci prendere le impronte... |
Guglielmo Albarella - 05-06-2002 |
Credo che non si possa creare un cittadino italiano di serie A ed uno di serie B, perchè inevitabilmente si sfocia in forme di discriminazione razziale, pertanto o si schedano con impronte digitali tutti i cittadini italiani o nessuno, diversamente l'Italia diventerà ufficialmente un Paese con discriminazione razziale! Guglielmo Albarella |
Cosimo De Nitto - 06-06-2002 |
La cosa che più mi raccapriccia è la separazione che si opera nell'uomo tra il suo essere considerato macchina da sfruttare nel lavoro a basso costo, che si richiede, e il suo essere persona, titolare di diritti inalienabili(?), che si rifiuta con ostilità preconcetta. Il problema non si risolve nemmeno con le impronte di tutti, perché le impronte ad un cittadino italiano sono una misura tecnica di riconoscimento; le impronte ad uno "straniero" sono collegate ad una misura di polizia per cui esso è pregiudizialmente un individuo dimezzato, alienato dal suo diritto di cittadinanza. Questo diritto va oltre la sua appartenenenza ad uno stato-nazione. Con questa legge lo "straniero" è un delinquente potenziale, fino a prova contraria, e non l'opposto. |
De Mattei M.Dina Castegneto - 11-06-2002 |
VERGOGNA incommensurabile!! Ritengo che tutti noi dovremmo presentarci per farci rilevare le impronte e considerare tutti quali PERSONE |