"... È curioso che in tempi di femminismo trionfante, siamo costretti a parlare di una nuova forma di schiavitù delle donne, ben più umiliante e dolorosa di quelle antiche. Eppure non possiamo tacere di fronte al «traffico delle donne», che è la forma di schiavitù femminile dei tempi moderni. Purtroppo su questo drammatico problema si stende oggi una spessa e pesante coltre di silenzio, perché non hanno interesse a parlarne né gli Stati per i quali il «turismo sessuale» è talvolta una delle prime entrate del proprio bilancio, né gli Stati ai quali il traffico delle donne serve per rifornire i centri di «riposo e di divertimento» delle basi militari all'estero, e tanto meno i trafficanti, spesso collegati con la polizia e i sistemi giudiziari, ai quali il traffico delle donne frutta più del commercio illegale delle droghe..." (Civiltà Cattolica 2006)
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..Non c'è limite alla vergogna nel triangolo degli schiavi. Il caporale vuole una ragazza da far violentare dal padrone. Questo è il prezzo della manodopera nel cuore della Puglia. Un triangolo senza legge che copre quasi tutta la provincia di Foggia. Da Cerignola a Candela e su, più a Nord, fin oltre San Severo. Nella regione progressista di Nichi Vendola. A mezz'ora dalle spiagge del Gargano. Nella terra di Giuseppe Di Vittorio, eroe delle lotte sindacali e storico segretario della Cgil. Lungo la via che porta i pellegrini al megasantuario di San Giovanni Rotondo. Una settimana da infiltrato tra gli schiavi è un viaggio al di là di ogni disumana previsione. Ma non ci sono alternative per guardare da vicino l'orrore che gli immigrati devono sopportare..." (L'Espresso 2006)
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...Il giorno 8 giugno 2006 verso le 18.00, abbiamo ricevuto dall'ufficio dell'OIM - Roma una chiamata dicendo che 80 donne tailandesi trafficate sono state trovate ad Asti. Di queste, inizialmente, 25 di loro dovevano arrivare a Roma l'indomani alle ore 6.10. L'OIM chiedeva l'aiuto di trovare mediatrici culturali per riceverle alla stazione termini e accompagnarle all'ufficio dell'OIM per le interviste..." (FMA 2006)
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...La schiavitù è ancora intrecciata con la storia. Con la nostra storia. Essa prende nuove forme rispetto a quella tradizionale. È una schiavitù in continua evoluzione, che si adatta alle nuove condizioni, alle nuove potenziali vittime, alle nuove richieste e, perfino, alle nuove tecnologie..." (D.D. 2004)
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