Italia cara
Ilaria Ricciotti - 13-06-2006
Italia cara,

è da qualche anno che il pensarti mi angoscia e mi rattrista.
Non so più se i tuoi abitanti vogliono che tu continui ad avere la stessa connotazione geografica stabilita dai tuoi Padri, o se i tuoi confini debbano essere modificati. Se le tue bellissime montagne innevate debbano poter essere considerate patrimonio naturale di tutti noi o se esse debbano essere esclusiva proprietà di alcuni .
Se le tue pianure, le tue colline, i tuoi fiumi, i tuoi laghi , le tue spiagge ed i tuoi mari possano essere ancora visitati, senza che si debbano esibire permessi speciali.
Alcuni che si considerano diversi, migliori di tanti altri che non hanno l'abitudine di definirsi tali, lo reclamano insistentemente.
Vedendoti ridotta in questo modo, i tuoi Padri fondanti si chiederanno a che sia servito lottare, subire ogni sorta di angheria o morire per Te!
A che sia servito imbrattare di rosso Caporetto, il Piave, i tuoi paesi e le tue città!
A che sia servito educare i tuoi figli all'unità, alla solidarietà, al rispetto ed alla libertà!
A che sia servito darsi da fare, tirare la cinghia per farti crescere e per farti apprezzare al di fuori dei tuoi confini!
Cara Terra di tutti noi, in molti hanno cercato e cercano di piegarti, di imbrattarti, di farti perdere la dignità , di metterti il bavaglio e renderti schiava. La nostra forza fino ad ora ha impedito loro di schiacciarti, anche se il pericolo rimane, è lì dietro l'angolo. Noi resisteremo agli attacchi di questi individui senza scrupoli e non ci arrenderemo mai.
Ma noi lottatori chi siamo?
Siamo il frutto di generazioni che si erano alimentate di valori. Valori che erano stati tramandati e di cui anche noi ci eravamo nutriti quotidianamente. Valori che oggi sono difficili da proporre e da far assimilare alle nuove generazioni, non perché esse siano peggiori di noi, ma perché sono date in pasto a coloro che si nutrono di ben altro: di potere, di corruzione, di materialismo, di superficialità, di egocentrismo, di falsità, di illegalità, di edonismo, di insensibilità, di falsi miti e falsi dei.
Ecco, chi mi preoccupa sono proprio queste perle rare, ancora non opacizzate che rischiano di morire per colpa di quanti Ti vogliono divisa, intollerante, violenta, priva di saggezza e pacatezza.
Questi nostri giovani, preziose risorse del tuo Stato, crescono ogni giorno senza sogni e senza speranze per il futuro, e spesso senza quella sana grinta nel volere ad ogni costo raggiungere traguardi e superare ostacoli che la vita propone ed impone.
Come aiutarli?
Con l'esempio? Non è sufficiente, anzi il più delle volte, chi crede in questi valori, oggi, viene considerato da molti come lo scemo del villaggio, il Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento.
Ed allora?
Anche se in molti siamo disposti ad aiutarti, non ho risposte, Italia cara.
Sei tu che devi ribellarti, che devi scrollarti di dosso questo marasma insopportabile e velenoso!
Sei tu che devi riappropriarti di ciò che ti è stato tolto!
Sei tu che devi dimostrare ai giovani e a molti di noi nostalgici che sei ancora viva e che non permetterai più un tale scempio!

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