Un paese al bivio
Legambiente Scuola news - 13-05-2006
I nodi della politica scolastica

La crisi di motivazione e di prospettive del sistema pubblico dell'educazione e dell'istruzione rappresentano un rischio per tutto il Paese, una priorità da affrontare per il nuovo Governo.

I segnali in questi anni si sono moltiplicati.

Il nozionismo dei programmi morattiani e la diffusione di culture antiscientifiche e conservatrici hanno reso più debole la capacità di interpretazione razionale della realtà nelle nuove generazioni. Il crescere delle disuguaglianze e della precarietà ha profondamente inciso sulla fiducia nel futuro e sul valore sociale della conoscenza nelle nuove generazioni. Il familismo riemergente e la prosecuzione di politiche dissennate nel territorio hanno tolto spazio all'autonomia e al protagonismo dei ragazzi. L'Italietta dei furbi, della speculazione e dell'illegalità ha ulteriormente impoverito la qualità culturale e la tenuta sociale dei territori.

Il quadro complessivo presenta un evidente e pericoloso deterioramento. Ciononostante siamo convinti che nel Paese ci siano le risorse per invertire la tendenza. In questa prospettiva la scuola pubblica rappresenta una risorsa fondamentale. Ma la scuola non può essere lasciata sola, perché, come ha dimostrato anche l'indagine PISA, solo la qualità culturale dei territori è in grado di promuovere un buon livello di istruzione per tutti.

C'è bisogno di una nuovo progetto culturale e sociale che dia il senso della prospettiva e rilanci la fiducia nel futuro. Qui le sfide con cui nei prossimi anni si dovranno confrontare gli educatori, le scuole, il mondo della ricerca, le organizzazioni associative, sindacali e politiche, le Amministrazioni locali, il Governo.

  discussione chiusa  condividi pdf

 Legambiente    - 13-05-2006
Legambiente Scuola e Formazione, in occasione della sua Assemblea nazionale, promuove un incontro pubblico con i responsabili scuola dei Partiti che appoggiano il nuovo Governo per confrontarsi sulle principali sfide e sulle azioni più urgenti, per ricominciare a costruire una scuola pubblica di qualità.
1° giugno ore 15.30 – 19.30
Incontro pubblico
ROMA – c/o ITT C. Colombo, via Panisperna 255

All’incontro parteciperanno le associazioni professionali e studentesche, rappresentanti del mondo della scuola e della società civile.




 Anna Di Gennaro    - 13-05-2006
La vera qualità della scuola la fanno gli insegnanti motivati e consapevoli del loro prezioso ruolo sociale: il nozionismo non è una novità e non dipende certo dai programmi, bensì dalle capacità di veicolare la cultura, propria di ciascun docente.
Avendo prestato regolare servizio nella scuola pubblica milanese per ben 30 anni, ho "conosciuto" varie Riforme, ma solo l'intensa e costante (quindi faticosa e logorante!) formazione in itinere - oggi denominata life long learning - permette di far docenza utilizzando uno stile didattico adeguato e moderno - non solo frontale - nel rispetto della personalità e delle intelligenze multiple dei ragazzi, di cui parla Haward Gardner nei suoi numerosi scritti.
C'è solo da capire se non sia il caso di chieder invece l'anno sabbatico obbligatorio come avviene negli USA ogni 7 anni, per una mirata full immersion nell'aggiornamento, unita al recupero delle immani energie psicofisiche spese nella scuola!