Veronica Pede - 19-05-2002 |
Caro Mereghetti, sono in assoluta sintonia con te. Da due anni insegno in un Ipsia e, da due anni, continuo a stupirmi di come don Milani, che avrebbe dovuto essere "sorpassato" da trent'anni di scuola media unica, sia terrificantemente attuale. Il punto è esattamente quello che dicevi tu: "prendere sulle spalle la nostra libertà e costruire un luogo dove tutti la possano esercitare". Il fatto è che questo implica una netta, chiara ed impegnativa assunzione di responsabilità personale: e, tu mi capisci, essere "contro" è infinitamente più facile e a buon mercato... Buon lavoro |
Alba Chiara Zanatta - 19-05-2002 |
Sono d'accordo. Vorrei solo aggiungere altre due riflessioni. Vorrei che "andare a Barbiana" significasse realmente impegnarsi per garantire una scuola per ognuno e per tutti. Girotondi e marce sono quasi sempre fatti per uno snobistico stare dall'altra parte. Certamente è meno faticoso fare una marcia e un girotondo che "esporsi" personalmente tutti i giorni e non poter partecipare a un girotondo o a una marcia perchè impegnati "in trincea". Vorrei che "andare a Barbiana" non significasse come sempre essere i migliori, i depositari di una verità e di una "purezza" che non è riconosciuta a chi non appartiene alla setta "dei soliti noti". Vorrei "andare a Barbiana" con chi durante il governo della sinistra non si è dedicato eslusivamente a una personale corsa al potere e con chi in questa corsa non ha calpestato tutto e tutti compresi "i fratelli compagni" non impegnati nelle corse e negli interessi personali. Troppo facile fare i girotondi e le marce dopo essere stati ciclisti solitari! |
HIBERNIAN-TORINO - 19-05-2002 |
Caro Gianni, mi associo convinto a quanto tu dici, aggiungendo di mio una sola osservazione da fare a tutti coloro che a Barbiana vogliono andarci adesso: PERCHE' NON CI SIETE ANDATI PRIMA, TANTO PER INTENDERCI DAI LONTANI TEMPI DEL MINISTRO FRANCA FALCUCCI FINO AL PENULTIMO, IL MINISTRO DE MAURO? OGGI E' TROPPO TARDI!!! |
Franca Cianferra - 19-05-2002 |
Il mio commento è semplice:mi ha fatto piacere leggere questa lettera perchè parla di restare vicini ai ragazzi che hanno bisogno e voglia di esplorare questo nostro povero mondo.... Dopo circa trenta anni che insegno materie scientifiche in una scuola media "inferiore" della provincia di Frosinone ho capito che la mia Utopia mi è servita per affrontare il quotidiano tentativo di osmosi tra gli alunni e me, tra gli altri colleghi e me, certo più difficile quest'ultimo, ricco invece di sorprese, di gioia e di sofferenza, cioè di vita, il primo. Confesso di leggere poco qui al computer poichè sono sopraffatta dalla fatica quotidiana per attuare almeno qualche briciola di quella utopia, ma preferisco comunque restare con i ragazzi! Grazie. |
valerio lazzari - 19-05-2002 |
l'autoreferenzialità del docente, anche lui "persona", non dà nessuna garanzia; il processo insegnamento/apprendimento non si esaurisce nella relazione docente/discente; la complessità dell'alunna/o richiede risposte complesse che solo la collegialità condivisa può dare; che c'azzecca una riforma gentiliana con un contesto complicato come l'attuale? |