Da insegnanti .. a pubblico
Lorenzo Picunio - 08-04-2006
Gli insegnanti frequentano le scuole. Potrebbero "frequentarle" anche lunedì pomeriggio, come pubblico che assiste allo scrutinio

I brogli elettorali non sono nella tradizione italiana. I seggi sono, storicamente, un luogo di confronto politico, magari anche aspro, ma - in generale - molto corretto.

C'è qualcuno però che - ultimamente - insiste sulla possibilità che avvengano trucchi sulla validità dello scrutinio. Allora, c'è un modo per difendersi: fare il pubblico.

Lo scrutinio è pubblico (a pena di nullità), vi possono assistere gli elettori che vogliono, anche non dello stesso seggio.

Possono annotarsi i risultati, che vanno "proclamati" - dice la legge - a voce alta dal Presidente. Possono chiedere al Presidente l'intervento della forza pubblica, se vedono che qualcuno commette dei reati.

Si può studiare un attimo la normativa, che consiste nel T.U. delle leggi elettorali n.361 del 30 marzo 1957

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