dalla rassegna-scuola Adnkronos - 17-02-2006 |
UIL, ABROGAZIONE TOUT COURT RIFORMA MORATTI PERICOLOSA L'abrogazione tout court della riforma Moratti, soprattutto per quanto riguarda il primo ciclo che e' gia' in atto, potrebbe essere pericolosa e provocare un nuovo scossone al mondo della scuola. Lo ha sottolineato il segretario nazionale della Uil Scuola Massimo Di Menna che questa mattina ha partecipato alla prima giornata dei lavori del congresso nazionale della Flc Cgil. CISL, PIENA CONDIVISIONE ANALISI FLC CGIL Un'analisi pienamente condivisa e condivisibile quella fatta dalla Flc Cgil sulla scuola. Ne e' convinto il segretario nazionale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, che questa mattina ha partecipato ai lavori del primo congresso nazionale della Flc Cgil che, fino a sabato vedra' impegnati i delegati di tutte le regioni italiane nella definizione delle strategie future. Trieste, 15 febbraio |
da Tuttoscuola - 21-02-2006 |
Pur molti critici verso la politica scolastica del governo Berlusconi, i sindacati scuola aderenti a CISL, UIL e SNALS-CONFSAL non seguono la CGIL sulla linea della abrogazione secca della riforma Moratti, rilanciata dal sindacato del riconfermato segretario Enrico Panini in occasione del congresso di fondazione della FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza), nato dalla fusione della CGIL scuola con lo SNUR-CGIL, sindacato dell'Università e della Ricerca. Il segretario della CISL Scuola Francesco Scrima lo ha fatto capire osservando, in margine ai lavori della FLC-CGIL, che "i congressi sono importanti luoghi di verifica e progettazione di strategia", ma che per quanto riguarda il futuro "ci confronteremo per trovare una linea unitaria che rivendichi il ruolo strategico della scuola e valorizzi il suo personale". Più esplicito Massimo Di Menna, segretario della UIL Scuola, che commentando a sua volta il congresso della FLC-CGIL si è dichiarato "preoccupato dell'attuazione di una politica del 'punto e a capo' rispetto alla legge 53", perché "abrogare tout court la riforma creerebbe ulteriori incertezze e timori nelle scuole e nelle famiglie che si troverebbero di fronte ad una ulteriore grande terza riforma". Meglio sarebbe, secondo Di Menna, aprire un ampio dibattito nelle scuole "fissando alcuni paletti: l'obbligo scolastico a 16 anni, una istruzione tecnica modernizzata e una istruzione professionale statale". Anche lo SNALS, nel corso di un convegno nazionale organizzato la scorsa settimana a Roma, ha messo l'accento sulla necessità che le forze politiche avviino "una comune riflessione perché quale che sia la maggioranza che sosterrà il prossimo governo, si trovino le più ampie intese possibili", dato che, ha osservato il segretario Gino Galati, "il cambiamento non può comportare modifiche continue che darebbero come risultato un'insopportabile situazione di stallo". |
Lillo Perrone - 26-03-2006 |
Quel che i governi e i rispettivi ministri non hanno mai capito: la Scuola e l'Università non si riformano contro di loro, ma con loro: Scuola e Università come veri promotori e non come veicolatori di idee altrui; vada per una volta un ministro in una scuola, in una univerità, si chiuda al loro interno almeno per una settimana e così potrà vedere come tutto quello che decidono a tavolino "gli esperti di turno" non coincide affatto alle reali esigente degli utenti e alla funzionalità degli organi preposti alla gestione; vengano sempre coinvolti anche le forze politiche dell'opposizione in modo tale che una riforma non duri una sola legislatura; la riforma tocchi gli aspetti fondamentali delle istituzioni e non quelli marginali: pensate a quante volte è cambiata la dicitura :"handicappato".Ma le varie terminologie hanno minimamente risolto il problema? la riforma Moratti va cancellata assieme a buona parte di quella precedente che ,di fatto, ha incoraggiato la Ministra e va riscritta con il consenso di tutte le parti in causa; venga di fatto riformato l'aspetto mormativo e semplificato al massimo: leggi, decreti legge, decreti presidenti repubblica, circolari di vario tipo, contratti, disposizioni... spesso sono contraddittori tra loro e tuttora compresenti; basti solo pensare ai vecchi Decreti Delegati che fanno a pugni con la legge sulla Dirigenza o alle due forme di Consiglio d'Istituto, o all'ultimo caos, creato, in ordine di tempo, dal portfolio sì, portfolio no... ma ostinatamente imposto da alcuni Dirigenti poco autonomi, per niente rispettosi dei poteri del Collegio e veri "missi dominici" del momento. Riprendiamoci la Scuola, prima che sia troppo tardi! |