Reginaldo Palermo - 02-12-2005 |
Un doveroso chiarimento al prof. Boselli. Il mio intervento, nel quale scrivevo che l'articolo mi faceva ricredere delle idee che mi ero fatto sulla scuola superiore, era ovviamente una provocazione. E allora chiarisco. Credo che fra la rappresentazione edulcorata di parte sindacale (nella scuola c'è il meglio del mondo) e quella descritta dalla Scintilla (prof che se ne fregano degli studenti e quant'altro) esista quasi certamente una verità intermedia: nella scuola vi sono insegnanti di straordinarie capacità professionali e umane così come vi sono anche persone mediocri o peggio ancora menefreghiste. Il fatto è che il sistema attuale non consente nè di premiare le eccellenze nè tanto meno di sanzionare i menefreghisti. Perchè parlare di premi e sanzioni è roba di destra mentre sembra che la vera democrazia consista nel livellare tutto e tutti. Credo che i bravi insegnanti (e per fortuna ce ne sono molti) dovrebbero "pretendere" che i cattivi insegnanti (che per fortuna sono pochi) siano sanzionati: la scuola ci guadagnerebbe in prestigio sociale e forse la categoria avrebbe qualche possibilità in più di pretendere un trattamento economico migliore. Ma capisco che anche questo è un discorso di destra che non va molto di moda. |
Claudia - 02-12-2005 |
COMPLIMENTI PER LA MATURITA' DIMOSTRATA!!! Ora si che il Liceo Artistico Maffeo Olivieri di Brescia può vantare la professionalità del proprio corpo docenti! Iskra avrà circa 18 anni...lei?! |
Prof. Antonio Malaguzzi - 03-12-2005 |
"Spesso Iskra (che ha già avuto esperienze negative in altri due istituti della nostra città)...". Ciò che lei ha fatto, anche senza sindacare sulla veridicità o meno dei fatti, è semplicemente l'opposto di ciò che la scuola dovrebbe essere. La citazione del suo articolo, come d'altronde tutto il resto ne dà prova. Non è la riforma il problema, ma i "docenti" come lei. |
kikrana - 03-12-2005 |
Carissimo Palermo, sono in linea di massima d'accordo con quanto affermi. Ma perchè solo la scuola ? Nei tribunali ci sono magistrati meticolosi e capaci , ma anche degli emeriti cialtroni che screditano la giustizia ( e guadagnano il triplo di un insegnante ed hanno molti privilegi...) Negli ospedali ( pubblici e privati) ci sono medici bravi e coscienti, ma ce ne sono anche di incompetenti ( vedi i non trascurabili casi di mala sanità Nei ministeri accade la stessa cosa E potrei continuare .. Perchè solo con gli insegnanti? Per quel che riguarda la ragazza in ritardo è giusto il comportamento dell'insegnante, le regole vanno rispettate. Immaginate cosa succederebbe se il suo comportamento diventasse di massa... |
Fuoriregistro - 04-12-2005 |
C'è qualcosa per cui l'articolo di Scintilla non ci pare stupido ed è la capacità di andare oltre i fatti, la consapevolezza che non si costruisce un'analisi sulla scuola a partire da un pianto, ma che un'analisi va fatta per ricomprendere tutti i disagi che abitano le classi, i cortili, i corridoi ed impediscono la gioia dell'apprendere. E neppure infamante ci pare, se, nonostante i fantasmi che Dahl sa agitare anche dopo anni, riesce ancora a scuoterci dalle nostre abitudini di insegnanti e a dirci che diversi possiamo essere. Desiderabilmente diversi. Un bel messaggio, sofferto e narrato come si narrano le storie: andando a cercarle laddove è difficile si svelino, o dove è facile si ingarbuglino. La ricerca di una scuola diversa e possibile, una scuola che crede nelle regole perchè sa prendersi cura e non reprimere può accomunare insegnanti e studenti, può far nascere un dialogo che non sia formale ma sostanziale e continuo. Rispettoso e leale. Di questo non possiamo che ringraziare la gente di Scintilla, di questo ponte che hanno voluto e saputo gettare, di questa possibilità di ascolto che ci regalano. Di questo metterci o rimetterci in gioco dentro la quotidiana fatica del vivere. Insieme è un pò più facile vedere qualche orizzonte migliore. |
Adriano - 04-12-2005 |
Non mi interessa sapere se il fatto sussiste o meno, stresserei il problema sul disagio che gli studenti del giorno d'oggi vivono all'interno della scuola. Mi pare di aver capito che sia questo l'obbiettivo della Scintilla. Poi dall'articolo non si dice che l'insegnante assomigli al sergente Artman come modi di fare... Il sergente Artman viene utilizzato per spiegare la situazione. Mi piace vederla così e spero che sia così. Mi fa strano che un'insegnante parli senza riserva delle esperienze negative di una sua alunna... Non capisco se l'ha usata per attenuare la sua presunta colpa. Il disagio c'è ed è profondo! è questo il problema |
Enrico - 07-12-2005 |
L'altro giorno, una mia collega, prima dell'inizio delle lezioni, mi ha fatto i complimenti, perchè,a suo dire, sono l'unico insegnante che attende i ragazzi in classe cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. Cogliendomi di sorpresa, frettolosamente, le rispondo :< E' un venerdì ed è l'unico giorno della settimana in cui entro a scuola alla seconda unità. Accompagno mia figlai alla stazione e, successivamente, decido di recarmi a scuola. Sono le 8,20 e sono trascorsi 20 minuti dall'inizio delle lezioni.Entro da un ingresso secondario e subito noto la porta aperta di una classe e alcuni ragazzi che si affacciano. Sento anche delle grida. Mi dirigo verso i bidelli che controllano l'ingresso principale .Man mano che mi avvicino scorgo, accanto ai bildelli,un ragazzo che mi saluta con la mano. Una bidella mi speiga che purtroppo, anche oggi, Mimmo è arrivato in ritardo e quindi dovrà aspettare l'inizio della seconda unità. Si, Mimmo è un ragazzo difficile.E' un mio ex alunno ripetente confinato su decisione (a maggioranza) del Consiglio di classe in un'altra sezione. E' un raro(speriamo) esempio di mobbing infantile. Chiedo alla bidella cosa stesse succedendo nella classe di Mimmo e ottengo questa risposta :< Questo è un esempio di giustizia scolastica. Ma immaginate,come dice KIKRAMA,cosa succederebbe se il suo comportamento diventasse di massa. Sono le 10,00 e si è conclusa la seconda unità e mi devo recare dall'altra parte della scuola a fare lezione.Sono le 10,05 e ancora mi devo recare dall'altra parte della scuola.Sono le 10,10 mi devo recare dall'altra parte della scuola ma ancora non arriva il collega. Arriva il collega e scusandosi mi dice che ha perso tempo al bar (il bar è a due passi).Con calma gli rispondo < Questi cattivi esempi di ordinario comportamento (ma molti diranno che riguarda solo pochi insegnanti. Già così come riguarda pochi alunni.) mi hanno portato ad accettare anzi ad accogliere qualsiasi ragazzo che arrivi in ritardo. La scuola accoglie e deve accogliere non allontanare. Carissimo Venceslao, credo sinceramente, che il tuo comportamento non è dovuto alla tua cattiveria (non lo sei) ma alla tua impotenza nel fare qualcosa di importante per questa ragazza. E' l'impotenza che ha volte ci spinge a comportamenti contrari alla nostra indole.Purtroppo non siamo messi nella condizione di operare sempre con serenità e spirito di collaborazione. Noi insegnanti siamo tante isole in mezzo al mare. Non esiste più la scuola del prima pensare e poi dell'agire ma dell'agire e poi pensare. Perchè, appunto, non pensare per questa ragazza a un percorso scolastico diverso? Già adesso sono entrato nel campo della fantascienza. Rifletti caro collega Venceslao. Enrico P.S. sono un insegnante di scuola media laico. Molti miei ex alunni mi raccontano di trovarsi male alle Superiori. Cari colleghi delle Superiori, scendete dalle vostre cattedre e aiutate i miei ragazzi che sono in difficoltà. Loro mi chiedono di pregare anche per voi. Grazie |