Il cuore nel liquore
I bambini della seconda E - 29-11-2005
In un giorno di settembre due maghi entrarono in una scuola , strapparono il cuore ad una maestra e lo conservarono in una bottiglia di liquore .

La maestra senza cuore diventò cattiva con i suoi scolari . Li picchiava con una squadra di legno , li metteva in ginocchio dietro la lavagna , li schiaffeggiava anche se non facevano chiasso .

I genitori dei bambini, sdegnati , andarono dai carabinieri e raccontarono al maresciallo quello che succedeva nella classe dei loro figli .

I carabinieri corsero a scuola e, aperta la porta dell'aula, scoprirono che una ragazzina, inginocchiata dietro la lavagna , piangeva mentre l'insegnante la picchiava con la frusta.

Immediatamente acchiapparono la maestra per i polsi, le misero le manette e la trascinarono in carcere.

Rinchiusa nella cella, la donna urlava: "Voglio uscire da qui . Voglio andare a picchiare quei piccoli delinquenti . Li odio quei bambini. Datemi una sega per tagliare queste sbarre!".

Intanto i due maghi avevano scagliato la bottiglia di liquore , in cui era rinchiuso il cuore della maestra, nell'oceano.

Acquietati e compiaciuti , gli stregoni giravano per le strade canticchiando :

"Din don dan,
din don dan,
che felicità
quando un pescecane
il cuore inghiottirà.
"

Ma la bottiglia non finì in bocca al pescecane , ma fu trascinata dalle onde sullo scoglio delle sirene. La regina delle sirene scoprì che la bottiglia conteneva un cuore e si inquietò .

"Sento puzza di vecchio ! Ci scommetterei la testa e sono sicura di non sbagliarmi , c'è lo zampino di quei crudeli stregoni", disse fra sé. Poi gridò: "Fata Sirena, fata Sirena esci dall'acqua con la tua sfera di cristallo, c'è una questione da risolvere!".

Fata Sirena emerse dall'acqua e chiese : "Cosa vuoi mia regina?".

"Devi scoprire a chi appartiene questo cuore , disse la regina, mostrando la bottiglia .

Fata Sirena guardò nella sfera: "C'è una donna che urla come un diavolo scatenato . La senti anche tu?".

"Certamente, strilla così forte! Guarda se compaiono anche quei due mascalzoni ".

"Eccoli, eccoli. Ridono, ballano e cantano. Ascolta la loro canzone".

"Din don dan,
din don dan,
il male trionferà
e i bambini non avranno
più serenità.

Din don dan,
din don dan,
che gioia e felicità
se il cuore d'ogni maestra
una brutta fine farà!
"

Fata Sirena bisbigliò qualcosa all'orecchio della regina e subito dopo si trasformò in gabbiano. Tenendo la bottiglia stretta fra le zampe, raggiunse gli stregoni, li accarezzò con le ali e......per magia, quei due diventarono buoni. Si ritrovarono fra le mani la bottiglia .

"Questa è la bottiglia che lanciammo nell'oceano. Il gabbiano l'avrà trovata su qualche scoglio ", disse il più vecchio .

"Adesso dobbiamo ridare il cuore a quella sventurata maestra. Grazie gabbiano", continuò l'altro.

L'uccello compiaciuto andò via.

I maghi corsero in caserma e raccontarono al maresciallo la verità dei fatti.

"Siamo noi i malvagi, non quell'insegnante ", dichiararono angosciati .

I carabinieri li accompagnarono alla prigione.

I maghi tolsero il cuore dal liquore e lo rimisero nel petto della maestra, la quale perse quello sguardo cupo .

"Dove sono i miei cari bambini?", chiese .

"Tra poco li rivedrai. Ti accompagneremo da loro. Noi due fummo crudeli con te. Ti togliemmo il cuore e lo ficcammo in una bottiglia di liquore . Tu diventasti cattiva e ti rinchiusero in carcere. Da questo momento promettiamo di non fare più male a nessuno".

I ragazzini, a scuola , da quel giorno non piansero più perché avevano per maestra la donna migliore del mondo e per amici due maghi simpaticissimi.

"Din don dan,
din don dan,
la scuola è gioia e serenità
e i bambini canteranno questa canzone qua ".


I bambini della SECONDA E
Anno scolastico 1995-96


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 Rosa Boccia    - 29-11-2005
Ricercare parole e, con esse, creare fiabe per imparare l’ortografia ha indubbiamente maggior efficacia dello scrivere pagine di noiose e sterili esercizi.

 ilaria ricciotti    - 30-11-2005
Ricercare la parola,
così....,
questa sì che è scuola!

Condivido pienamente tale strategia didattica, ma nell'attuale riforma c'è posto per tutto ciò?
Penso proprio di no.
La scuola deve essere viva,
deve poter essere partecipativa,
dove bambini ed insegnanti
si cimentano entrambi,
dove bandiscano la noia
e la sostituiscano con la GIOIA!