breve di cronaca
Conferenza stampa...
Governo Italiano - 15-10-2005


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 Anna Pizzuti    - 15-10-2005
Ultimi decreti, solito rito: la conferenza stampa.
Contrariamente a quanto accaduto nella conferenza del 27 maggio, il Ministro non è solo con il suo Sottosegretario. Accanto a lei siede il Presidente del consiglio, soddisfatto e paterno.
E' lui che introduce, ed è interessante ascoltarlo, perché è dalle sue parole che comprendiamo quello che veramente si nasconde dietro questa riforma, grazie alla quale - come non esultare - ciascuno diventerà "imprenditore di se stesso".
Sembra, sempre ascoltandolo, che prima di questa riforma, la scuola non ci fosse: è la riforma che permetterà di scegliere secondo le proprie inclinazioni ed attitudini, è la riforma che permetterà di sperimentare, è la riforma che farà la scuola.
"Dì Letizia, dì tu" - concede poi benevolo.
E Letizia dice. Dei cambiamenti che sono stati apportati al decreto. Li elenca tutti e sono quelli suggeriti apparentemente dalle Commissioni Istruzione, in realtà dalle associazioni di imprenditori. Punto per punto. Cosicché il decreto dovrebbe risultare più o meno così
Si esalta, il Ministro, quando illustra il cedimento sulla seconda lingua comunitaria. L'aveva presentata - la sua introduzione - come uno dei punti cardine della sua riforma (dimenticando il fatto che in molte scuole esistesse già, ma questo è un dato trascurabile ...) ed ora assume come una vittoria il fatto che ad essa si può anche rinunciare, considerato che (e qui è la lingua italiana che traballa) "più della metà degli studenti universitari non parlano la lingua inglese".
Deciso ed assertivo, poi, il Ministro, quando comunica le modifiche introdotte dalla Conferenza Stato Regioni: erano dovute, è l'inizio di un percorso, i tavoli tecnici sono aperti ed i lavori procedono.
In effetti, qui il Ministro può provare legittima soddisfazione. Noi un po' meno, visto che rimaniamo con il dubbio che, se questi lavori veramente procedono, la speranza nell'eventuale abrogazione del decreto diventa piuttosto tenue. E non è certo questo che ci aspettavamo dalle regioni.
Il Ministro, comunque, parlando del percorso di Istruzione e formazione professionale, continua a brancolare nel buio. O, a seconda dei punti di vista, a fare chiarezza su come questo sarà veramente.
Alla confusione tra i percorsi sperimentali e l'Istruzione professionale siamo ormai abituati, ma a questa il Ministro aggiunge ora una perla tutta particolare.
Verranno potenziate dice le competenze di base; ad esse saranno dedicate ben 990 ore annue. Dimenticando che il suo decreto stabilisce che 990 ore sono il monte ore complessivo annuale dei percorsi di istruzione e formazione professionale.
"Forse ero distratto,Letizia, ma l'hai spiegato bene quanti indirizzi hanno i licei?" la interrompe il papà B. Ed afferra le carte e le sfoglia nervosamente, mentre ripete la filastrocca del radioso domani.
"C'è il liceo pedagogico, c'è il liceo linguistico, c'è il liceo teconologico con tanti indirizzi: quello meccanico. quello meccatronico .... I docenti si debbono preparare bene a queste novità epocali, perciò bisogna aspettare il 2007"
E la sperimentazione? Di questo non ha parlato il ministro, per l'emozione del momento, forse.
Glielo chiede una giornalista, l'unica alla quale è concessa la possibilità di fare domande (e dire che era una conferenza stampa).
Rispondendo, il ministro supera se stessa. Palesemente innervosita, dichiara che la sperimentazione sì si farà, una volta che verranno completate le norme primarie relative alle leggi sulla scuola. E queste sono state completate oggi. Quindi sì, si partirà dal 2006, ma solo per la parte che attiene alle competenze dello stato (ma non aveva chiesto di sperimentare anche il campus?) e sempre nel rispetto dell'autonomia delle scuole.
Sulla confusione del Ministro interviene di nuovo Mister B che annuncia l'anticipo di una conferenza stampa precedentemente prevista per il pomeriggio. Si sente una vocina: "Per sdrammatizzare: passavo di qui per caso, ho visto un po' di gente e sono entrato"
Era il ministro Tremonti.