breve di cronaca
Contro la riforma mobilitazioni negli atenei e nelle cittā
Studenti.it - 07-10-2005
Dopo le manifestazioni di Milano, Firenze, Siena, Bologna, Padova, Palermo il 28 settembre č toccato anche a Roma dove, in Piazza Madama - davanti al Senato - si sono verificati scontri tra le forze dell'ordine ed i manifestanti.

Un centinaio di ricercatori hanno infatti protestato contro la fiducia che il governo ha posto sul decreto per la riforma dell'universitā, una fiducia che farā decadere gli 800 emendamenti presentati dai gruppi di opposizione.

L'opposizione ed il mondo universitario accusano il Governo di stare consumando un vero e proprio golpe politico-istituzionale.

Alla vigilia dell'apertura del nuovo anno accademico stanno insorgendo molti altri atenei con scioperi, assemblee e occupazioni contro quello che viene definita una inaccettabile accelerazione dell'iter del provvedimento per sottrarlo al dibattito.

Nonostante questo testo non piaccia a nessuno nč alla minoranza, nč ai docenti, ai ricercatori, ai rettori, e neanche ad una parte della maggioranza la riforma va avanti ed il Ministro Moratti si difende dicendo che questa "si fonda su una visione giā attuata nei principali paesi dell'Unione Europea, basata su un'ampia immissione di giovani che si formano nella ricerca e sul loro successivo inserimento nella docenza in base al criterio della selezione meritocratica".

E cosė il 29 settembre il Senato ha votato la fiducia al governo sul maxiemendamento al ddl di riforma dello status della docenza universitaria, cosa che provocherā un'ondata di scioperi dal 10 al 15 ottobre, giorni per in quali i sindacati e le associazioni hanno proclamato il blocco totale di ogni attivitā nelle universitā.

I rettori hanno espresso la loro solidarietā, senza aderire alle iniziative mentre i sindacati hanno comunicato che la lotta proseguirā fino a che non sarā bloccato il disegno di legge e aperto un confronto.

a cura di Marta Ferrucci


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