gp - 19-09-2005 |
D'accordo. La Flc-Cgilscuola è per l'abrogazione bla, bla, bla, bla ... così come risulta dal documento congressuale protocollo pinco pallino del ... bla, bla, bla. Ma ... in merito alla posizione espressa da taluni elementi dell'opposizione poltica sul Corsera Pino Patroncini (non la Flc-Cgilscuola) che dice? |
pino patroncini - 20-09-2005 |
Il testo da me pubblicato su Retescuole e che qualcun altro, NON IO, ha riportato su Furiregistro riporta la posizione della Flc-Cgil, che come tutti sanno è un sindacato e non un partito politico dell'opposizione. Orbene tutti dovrebbero sapere che dalla metà degli anni sessanta in poi il sindacato italiano, la Cgil in particolare, è autonomo dai partiti politici e prende le sue decisioni in piena autonomia, pur con tutte le considerazioni del caso, evidentemente. Per quanto mi riguarda (ovvero per rispondere alla domanda precedente) non condivido le prese di posizione di esponenti dell'opposizione riportate sul Corriere e condivido invece pienamente la linea della Flc-Cgil in merito. Ma credo che quello che dico io conti poco. Credo che conti di più quello che dicono un sindacato di categoria che organizza 160.000 lavoratori della scuola e raccoglie il consenso della maggioranza relativa della categoria e una confederazione che raccoglie più di cinque milioni di lavoratori della scuola. |
gp - 21-09-2005 |
(...)"tutti dovrebbero sapere che dalla metà degli anni sessanta in poi il sindacato italiano, la Cgil in particolare, è autonomo dai partiti politici (...)" Per quanto ne so io - ma posso sbagliare - la CGL (Confederazione Generale del Lavoro) - è dal 1905 e per statuto autonoma dai partiti politici. Ci sarebbe, poi, da spiegare il concetto di ... sindacato "cinghia di trasmissione" del Partito in auge negli anni 50/60 ... ma i maligni sussurrano che sia un principio tuttora vigente. Spero che Pino Patroncini sprecherà un po' del suo tempo per dire la sua. |
pino patroncini - 21-09-2005 |
ERRATA CORRIGE Le ultime parole corrette del mio commento erano "più di cinque milioni di lavoratori e pensionati" . Nella fretta è uscito "più di cinque milioni di lavoratori della scuola" che è un evidente spropositato nonsenso. Scusate. |
Giuseppe Aragno - 22-09-2005 |
Mi perdoni il compagno Patroncini, ma dissento. Un dirigente dovrebbe conoscere la storia dell'organizzazione in cui milita. La Cgil è rinata, mentre il fascismo crollava, in seguito ad un accordo di vertice tra partiti. Essa soffocò nella culla un sindacato di classe autenticamente autonomo dai partiti: la Cgl, senza la "i", guidata da Enrico Russo, ex segretario Fiom, antifascista e combattente di Spagna, morto solo e abbandonato in un ospizio per i poveri. Erano tempi in cui opporsi a Togliatti costava caro. Non c'erano i gulag, ma la "morte politica" era il prezzo normalmente pagato. In quanto ad oggi, la Cgil, quella con la "i", che ha "riabilitato" Enrico Russo, dovrebbe essere autonoma dai partiti non dagli anni Sessanta, ma da sempre: così vorrebbe il suo statuto. Dico dovrebbe perché, quando ero dirigente provinciale, non lo era. Non lo era affatto. Fu uno dei motivi per cui decisi di andar via. E parlo della metà degli anni Novanta. Rimane così - al massimo - un decennio di autonomia. Un decennio in cui - ahimé - sarebbe stato dificile avere "partiti di riferimento". Dove sono i partiti? Ora si va per "leader" e per "aree". Cosa sia il sindacato oggi, però, è sotto gli occhi di tutti. Anche di Patroncini. Il quale - lo so - dovesse rispondermi, da vecchio e disciplinato dirigente, sosterrebbe che dico solo sciocchezze. Così farebbe. Ma sia io e che lui sappiamo che non è così. |
Kikrana - 22-09-2005 |
Non è un partito politico, ma è un ottimo trampolino per carriere politiche ed amministrative. Alle prossime elezioni forse vincerà il centro-sinistra. Sarà interessante osservare quanti sindacalisti finiranno nei ministeri...come riconoscenza per il merito di aver messo in difficoltà il governo Berlusconi. |
franco castronovo - 25-09-2005 |
beh, comunque sia, siamo il primo sindacato italiano e il primo sindacato della scuola, come iscritti e come eletti RSU un semplice iscritto e RSU che a volte diventa competitivo, ma giuro che non è colpa sua grazie ciao |
Antonio Budruni - 26-09-2005 |
I commenti che ho letto sono davvero stupefacenti. Di fronte ad una notizia di grande rilievo - la scelta della FLC-CGIL di schierarsi per l'abrogazione della riforma Moratti - gli interventi si concentrano su "altro". Mi chiedo: è possibile che non si riesca a cogliere il nucleo essenziale delle questioni e si parli d'altro o si tirino fuori questioni che nulla o quasi hanno a che fare con il problema vero che è quello di trovare i consensi più ampi per bloccare definitivamente una riforma vergognosa? Proponiamoci, piuttosto, di chiedere analoghi pronunciamenti agli altri sindacati di categoria, alle forze politiche del centrosinistra ed ai singoli candidati alle prossime elezioni politiche. Sempre, naturalmente, che l'obiettivo al quale puntiamo sia l'abrogazione della riforma Moratti. Se, invece, ritieniamo di vitale importanza, in questo momento, definire con esattezza il giorno, il mese e l'anno in cui la CGIL è diventata autonoma dai partiti o rinvangare questioni di sessant'anni fa, allora significa che i nostri interessi sono di altro tipo. In quest'ultimo caso, sarebbe più utile, per tutti, trasferire quei commenti su altre rubriche o su argomenti a tema più pertinenti. |
Giuseppe Aragno - 26-09-2005 |
Ognuno si stupisce per quello che trova stupefacente. Io sono stupito per il fatto stupefacente che, in vista delle elezioni, la FLC-CGIL faccia finalmente circolare la notizia stupefacente: si schiera per l'abrogazione della riforma Moratti! Stupefatti - e come non esserlo? -a noi tocca occuparci del "problema vero che è quello di trovare i consensi più ampi per bloccare definitivamente una riforma vergognosa". Non altro. E guai a chi sgarra! Facciamo un silenzio stupefatto e in fila, allineati e coperti, proponiamoci "di chiedere analoghi pronunciamenti agli altri sindacati di categoria, alle forze politiche del centrosinistra ed ai singoli candidati alle prossime elezioni politiche". Ognuno si stupisce per quello che trova stupefacente. Per me è stupefacente che ci sia chi pensi che con le elezioni alle porte possano dirci di no. Per tutto il resto la regola è chiara: ieri ci presero a schiaffi e ci cecarono un occhio. Ma chi se ne frega? Tra sessant'anni non sentiremo più male e a cosa servirà sapere qual era il giorno, il mese e l'anno in cui ci hanno gonfiati di botte? La storia è passato. Passato certo. E sono questi quelli che dovrebbero abolire la "vergognosa" riforma Moratti. C'è di che stare allegri. E stupirsi. |
Grazia Perrone - 27-09-2005 |
Io invece non sono stupita affatto. Non mi stupisce che un dirigente nazionale della Cgil ignori completamente la storia del sindacato al quale appartiene. Non mi stupisce che un dirigente che ha approvato (insieme al suo Sindacato e al partito politico di riferimento) l'autonomia scolastica, la dirigenza, la privatizzazione del pubblico impiego (e della scuola), la discriminazione sindacale (ti assicuro che ne so qualcosa!!!!), i due peggiori contratti che la scuola ricordi (da quello del 1995 che ha significato la fine dei gradoni di aumento automatico e l'aggiornamento coatto a quello del '99 con il .... concorsaccio .. te lo ricordi?); l'accettazione - supina - della parità scolastica con tutto quel che ne consegue in termini di finanziamento (pubblico!!!) alle scuole confessionali o paritarie ... e potrei continuare ancora a lungo. Non mi stupisce insomma che il dirigente di un sindacato che applica il principio dell'autonomia politica a ... governi alternati faccia finta di non aver inteso la mia domanda che - ad ogni buon conto - ripeto. Il principio del sindacato "cinghia di trasmissione" del partito (o del potere "amico" ... se preferite) è ancora in auge oppure no? |
ilaria ricciotti - 07-10-2005 |
Scorrendo questi interventi, come qualcuno ha già affermato prima di me, è alquanto sconcertante con i tempi che corrono limitarsi ad esporre critiche politiche senza affrontare il tema enunciato : la legge Moratti va abrogata: punto. |