breve di cronaca
Si dice e non si dice
Tuttoscuola focus - 12-09-2005
Una conferenza stampa... a futura memoria

Il ministro Moratti ha tenuto martedì 6 settembre l'annuale conferenza stampa per il nuovo anno scolastico, davanti a decine di giornalisti, fotografi e funzionari, in un tripudio di cifre e slide di grafici che hanno accompagnato l'ampia presentazione.
Risultati ottenuti, incrementi di servizi, ampliamenti e qualità delle offerte: tutto al meglio, secondo il ministro.
Nella ricostruzione della Moratti, da una parte il trionfo degli aumenti: più investimenti, più scuola, più adesioni, più consensi, più volontariato studentesco, più occupazione scolastica, più posti di lavoro, più classi per gli alunni, più stabilità, più inglese, più anticipi.
Dall'altra la sicurezza delle riduzioni: meno dispersione, meno abbandoni scolastici, meno sprechi.
Problemi? Imprevisti? Limiti? Figurarsi, nessuno.
E la riforma con i suoi problemi fisiologici e patologici? E' rimasta rigorosamente fuori dalla porta, e quando alcuni giornalisti hanno cercato di sapere qualcosa di più della prossima riforma delle superiori, il ministro ha rinviato ogni risposta a riforma approvata, precisando che voleva attenersi al presente della scuola, al già fatto, come se non volesse rompere la magia di quel suo bilancio di una scuola un po' troppo virtuale.
A qualcuno è sembrato quasi un consuntivo di fine mandato, con un calcolato maquillage per nascondere le rughe dei problemi e della contestazione, prima (chissà) di concorrere a indossare la diagonale tricolore di sindaco meneghino. Di sicuro è apparsa un'occasione mancata per avvicinare il ministro e la sua azione al mondo della scuola (quello vero, non virtuale) e ai problemi che quotidianamente deve affrontare chi ci vive.

È partita la trattativa per rinnovo del contratto. E il tutor?

Mercoledì 7 settembre all'Aran è cominciata, finalmente, la trattativa per il rinnovo contrattuale del secondo biennio economico 2004-2005, scaduto da oltre 20 mesi.
Un rinnovo le cui premesse - solo economiche - sono state definite a maggio dall'accordo tra Governo e Confederazioni sindacali sulla base di una quota di incremento pari al 5,01% (104 euro mensili lordi pro capite).
Per il personale della scuola ci sono anche altre risorse finanziarie aggiuntive a quelle per assicurare l'incremento del 5,01%, ricavate dai risparmi di sistema effettuati negli ultimi due anni attraverso i tagli di organico.
I risparmi ottenuti nel 2003-2004 da quei contestati tagli ammontano, secondo l'atto di indirizzo del Governo che ha consentito l'avvio della trattativa, a circa 414 milioni di euro; i risparmi, sempre grazie alla riduzione di organico nel 2004-2005 sono ancora al vaglio del Tesoro per definirne esattamente l'ammontare.
Proprio per questa mancata definizione esatta della quota aggiuntiva ricavata dai risparmi del 2004-2005 potrebbe esserci un rallentamento della trattativa che i sindacati cercano in ogni modo di scongiurare per poter assicurare gli arretrati prima di Natale.
L'atto di indirizzo non prevede contrattazione su aspetti normativi, e i sindacati sono intenzionati a trattare solo di euro, anche se è tuttora pendente la trattativa mai conclusa sul tutor.
Quella trattativa, a sé stante, potrebbe teoricamente continuare parallelamente a quella per il rinnovo del biennio economico. Non è pensabile, infatti, che il ministro Moratti voglia affrontare per un secondo anno l'attuazione della "sua" riforma senza aver tolto l'ostacolo ingombrante e insormontabile del contratto sul tutor che ha, di fatto, vanificato buona parte della riforma stessa.

  discussione chiusa  condividi pdf