8 settembre:
Giornata Mondiale dell'Alfabetizzazione
Ufficio Stampa Opam - 08-09-2005
Riceviamo e segnaliamo

COMUNICATO STAMPA

Opera di Promozione dell'Alfabetizzazione nel Mondo
"Chi adotta un bambino salva una vita,
chi adotta un maestro salva un villaggio intero"


Roma - Ricorrerà l'8 settembre la Giornata Mondiale dell'Alfabetizzazione nel Mondo, istituita nel 1967 dall'UNESCO. In questa occasione, l'OPAM - forte della sua esperienza ultra trentennale - sottolinea come la penuria di insegnanti, in rapporto alla popolazione scolastica, sia un ostacolo allo sradicamento della povertà. In alcuni Paesi in via di sviluppo, bastano 15 euro al mese per sostenere un maestro ed offrire così una speranza di vita migliore ad intere generazioni di bambini.

Per raggiungere l'obiettivo della scolarizzazione per tutti, impegno preso a Dakar dai governi di tutto il mondo, servono 45 milioni di insegnanti qualificati. Paesi come Benin, Ciad, Congo e Mozambico evidenziano una media di 50-70 alunni per insegnante. A titolo di paragone, nei Paesi dell'OCSE la media è di 16 alunni per docente. D'altro canto, nei Paesi poveri gli insegnanti sono spesso giovanissimi con scarse competenze.
In Malawi, per esempio, il 48,6 per cento degli insegnanti di scuola elementare e il 65 per cento di scuola secondaria non sono qualificati.

Per far fronte a questa emergenza, l'OPAM (fondata nel 1972 da don Carlo Muratore) ha accresciuto negli anni il numero di progetti in favore degli insegnanti. Ben 31 nel 2004 (il 39 per cento di quelli finanziati).
L'anno scorso, l'OPAM ha contribuito a pagare lo stipendio a 345 insegnanti garantendo l'istruzione ad oltre 25 mila persone, tra adulti e bambini.
Da gennaio a settembre 2005, i progetti di questo tipo sono stati 20 (40 per cento di quelli finanziati). Ne hanno beneficiato 647 insegnanti, garantendo istruzione ad oltre 15 mila persone. Dal 2004, grazie anche al contributo della Conferenza Episcopale Italiana, l'OPAM ha sostenuto 8 progetti per la formazione di 502 insegnanti.

"Ci sono Paesi - avverte don Aldo Martini, presidente dell'OPAM - dove a causa delle guerre, di governi corrotti o politiche di sviluppo inesistenti, da anni gli insegnanti non ricevono alcun compenso. Molti rinunciano all'insegnamento, a volte emigrano in altri Paesi. Altri continuano a fatica a svolgere la loro missione sostenuti unicamente dallo sforzo delle famiglie e supportati dalla generosità di benefattori".
"E' necessario investire sugli insegnanti - spiega don Aldo Martini - perché rappresentano la ricchezza più grande di un popolo. Diceva padre Modonesi proponendoci qualche anno fa per la prima volta l'adozione dei maestri della sua missione in Sudan: Con la guerra ti possono portare via tutto ma non ciò che hai imparato".

Il Presidente dell'OPAM è disponibile a rilasciare interviste ai giornalisti interessati.

  discussione chiusa  condividi pdf