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Legge e ordine
Il Manifesto - 21-07-2005
Cpt e procura speciale: «la sicurezza sarà la nostra bandiera»

«Un articolo di centrodestra». Il commento è del forzista Giro ma non è sbagliato. Con un lungo intervento apparso ieri pomeriggio sul sito della Margherita Francesco Rutelli rilancia la competition tra alleati con l'ennesima provocazione: «A differenza del passato dev'essere il centrosinistra a prendere in mano la bandiera della sicurezza dei cittadini». Lui, Rutelli, l'ha già fatto. Per raccogliere «la sfida del terrorismo fondamentalista», non esita a chiedere al ministro Pisanu di essere «severo» e soprattutto lo difende - è il caso di dirlo - a spada tratta ora che «la sua linea è messa all'angolo dal disastro della coalizione di potere». Disastro che il leader della Margherita vede ormai in ogni plaga: «Il naufragio del poliziotto di quartiere», i tagli «alla sorveglianza e all'illuminazione pubblica». Il demonio, si sa, è nei dettagli.

Ma è il tono a fare la musica e Rutelli ha soprattutto l'intenzione di fare la faccia feroce con il crimine. Come non credere alle voci che lo vogliono candidato alla poltrona di ministro dell'Interno del governo Prodi? «La nostra strategia in materia di sicurezza e giustizia - scrive - dev'essere basata sulla certezza». Certezza è scritto in maiuscolo. Tre proposte. Uno: «E' urgente istituire una procura speciale antiterrorismo per evitare la causalità territoriale e lo scoordinamento delle indagini». Ma, a parte l'infelice uso dell'aggettivo speciale, a meno di cambiare la Costituzione (è urgente?) la territorialità delle indagini è destinata a perdurare. Nemmeno la super-procura antimafia ha compiti di indagine diretta, solo di coordinamento. Due: «Carte d'identità con impronte e dati biometrici per tutti». Tre: «Rafforzare i Centri di permanenza temporanea perché sono un filtro irrinunciabile. Ha ragione Fassino quando osserva che è privo di senso proporre la chiusura dei Cpt, salvo che qualcuno pensi di trasformare l'Italia nel porto franco dei trafficanti di persone».

Fin qui Rutelli. Poco dopo la pubblicazione del suo articolo, sul sito della Margherita sono comparsi i primi commenti degli internauti. Quattromaggio ha scritto: «Tutto chiaro. Se si vota Fini farà la politica di Fini. Se si votano D'Alema, Fassino e Rutelli faranno anche loro la politica di Fini». (a. fab.)


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