breve di cronaca
Brescia, pericolo Exa
Corriere della Sera - 09-04-2002
I no global hanno pulito i vetri di una banca: «Gli istituti coinvolti nel traffico»

Brescia si divide su Exa

La Provincia: sì alla Fiera sulle armi. La Consulta per la pace: non portateci i bimbi


BRESCIA - Da un lato l'amministrazione provinciale che manifesta apprezzamenti per «Exa», la fiera internazionale delle armi che aprirà a Brescia sabato prossimo. Dall'altro la consulta comunale per la pace che invita la comunità civile a non portare bambini in visita alla mostra. Intanto ieri è iniziata la campagna del Brescia Social Forum contro le banche ritenute avere un ruolo importante nel commercio di armi: la Cooperativa «Banche sporche», un gruppo di ragazzi in tuta bianca, attrezzati con secchi e strofinacci, ha finto di lavare le vetrate del Banco di Brescia. Ai clienti dell’Istituto i manifestanti hanno consegnato volantini che spiegavano come la banca utilizza «i loro risparmi per finanziare il commercio di armi».
In questo clima Brescia sta vivendo l'inizio della settimana di «Exa». E’ previsto, inoltre, l’arrivo in città di numerosi manifestanti che sabato pomeriggio parteciperanno al corteo organizzato dai Social Forum e dalle associazioni pacifiste di tutta Italia nell'ambito della campagna «Disarmiamo Exa 2002».
Per il presidente della consulta per la pace del Comune, Alessandro Piergentili, «Exa appare come una mostra del tutto inopportuna visto l’attuale contesto internazionale, alla quale sarebbe meglio non portare bambini e ragazzi, che ne potrebbero risentire sotto l'aspetto educativo e formativo». Lontano quindi dall'opinione di un consiglio provinciale, d’accordo sulla rassegna, che chiede anzi che le autorità si impegnino affinché «Exa» si possa svolgere regolarmente.
Intanto le iniziative del Brescia Social Forum per boicottare la mostra hanno già preso avvio nei giorni scorsi, ma quello che la città sta aspettando con maggiore ansia e preoccupazione è il corteo che sfilerà sabato pomeriggio fino al polo espositivo.
La Lega Nord ha peraltro richiesto che i manifestanti siano tenuti lontani dall'area di «Exa» e annunciano una campagna cartellonistica con lo slogan «In Padania chi rompe paga». In questo scenario in inserisce, casualmente l'iniziativa del Segretariato italiano studenti di medicina, che per giovedì 11 aprile ha organizzato una serie di iniziative contro le mine anti-uomo. In piazza Loggia sarà allestito un campo minato, e intorno al quale ruoteranno alcune mostre fotografiche.

Daniela Zorat

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