breve di cronaca
Gli studenti si informano
il Tempo.it - 20-05-2005
Negli ultimi tempi, spesso si è fatto un gran parlare sulla riforma scolastica proposta dal ministro Moratti, ma noi studenti non abbiamo ancora le idee chiare a tal proposito. Per questo abbiamo voluto parlare con chi ne sa di sicuro più di noi e potrà chiarirci i molti dubbi.

Abbiamo intervistato il Vicepreside, M.C., che così ha spiegato:
"Lo scopo della riforma è quello di risparmiare i soldi e di creare delle classi più numerose, per poi dividere i ragazzi tra quelli che vogliono proseguire gli studi e andare, quindi, all'università e quelli che scelgono di frequentare gli istituti di formazione professionale. La riforma prevede otto licei caratterizzati da percorsi uguali per tutti tranne che per le materie di indirizzo le quali consentono di andare all'università. Verrà modificata la struttura interna della scuola infatti non ci saranno più istituti come geometri, commerciale, agraria o alberghiero. I titoli di studio non sono identici, per cui se durante i percorsi qualcuno si accorge di avere altri interessi, può cambiare indirizzo. Per chi dovesse cambiare è previsto un anno integrativo per accedere all'università".

Che cosa potrà migliorare dopo la riforma e cosa potrà peggiorare?:
"Alcune discipline saranno favorite e anche gli orari andranno rivisti rispetto all'organizzazione della scuola italiana, ma la risposta non è positiva. La riforma, nata nel 1999, dopo 6 anni è ancora in fase di elaborazione, ma le altre scuole, escluse le superiori, sono già state riformate. Se dovesse cadere il governo, la riforma potrebbe non essere attuata ed è un rischio perché il governo successivo potrebbe proporne un'altra, diversa da quella attuale".

Per quanto riguarda il destino dell'Istituto d'Arte abbiamo parlato con il preside Ilio Leonio, che così ha detto:
"Sono del parere che la riforma è un'autentica sciagura, perché prevede l'abolizione dell'attività di laboratorio, ma eliminando questi, viene a mancare la parte caratteristica dell'I.S.A. I laboratori sarebbero affidati ad istituti di formazione regionale. Un pregio è che molte materie che attualmente non fanno parte del nostro piano educativo verranno introdotte".

La riforma è in sintonia con le altre nazioni europee?: "Questa riforma non segue l'orientamento europeo, infatti se venisse riformato l'Istituto Geometri, verrebbe modificato il ruolo dell'Italia in seno all'Unione, perché il nostro Paese è noto per la capacità della costruzione edile".

Non crede che sarebbe stato opportuno informare gli studenti?
"Si, credo che sarebbe stato il caso di coinvolgere maggiormente i ragazzi e questo discorso vale sia per i sindacati che per gli insegnanti. Ci tengo a dire un' ultima cosa: questa riforma è un'autentica sciagura".

Ci auguriamo che con questo articolo vi siate chiarite le idee, perché è giusto che anche noi studenti sappiamo che cosa ci sta succedendo intorno e cosa stanno prospettando per il nostro futuro.

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