Tempo di valutare
Gianni Mereghetti - 14-05-2005
In questo ultimo mese di scuola le ore sono ritmate da verifiche scritte e interrogazioni orali. E' tempo di valutazioni, un tempo drammatico, in cui fatica e tensioni fanno spesso capolino, ma significativo, perché si tirano le fila del lavoro fatto, che del resto sarebbe stato inutile se non avesse inciso nella conoscenza degli studenti. Questa, delle verifiche scritte e orali, è un momento importante dentro la scuola, perché non c'è educazione senza verifica di quanto e come la proposta fatta abbia segnato la conoscenza di ogni studente. La valutazione scolastica però non è solo il giudizio che un insegnante dà sul livello di apprendimento degli studenti, rappresenta anche un'occasione per capire che cosa egli debba correggere nel suo lavoro. E' l'insieme organizzato di compiti in classe, di test, di interrogazioni, di voti la vera e propria valutazione scolastica, anche se vi sono due altri tipi di valutazione che si stanno lentamente affermando, quella dell'Invalsi e quella dei Progetti Qualità, su cui vale la pena qualche riflessione. La valutazione che l'Invalsi offre alle scuole è certamente interessante, se vista nell'ottica del contributo che un ente esterno offre perché la singola scuola migliori la qualità della sua didattica, guai invece se diventasse un modo subdolo di imporre una didattica. Quanto invece alla valutazione dei Progetti Qualità non c'entra nulla con la scuola, perché è valutazione delle procedure, e come ben si sa l'efficacia educativa non sta nelle regole, ma nel contenuto e nel metodo dell'insegnamento!
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