Ansa - 01-05-2005 |
-0,25% IL DEFICIT SE IL CONTRATTO STATALI SI FA NEL 2006 Lo slittamento al 2006 delle risorse del rinnovo del biennio 2004-2005 del contratto degli statali consentirebbe di risparmiare 0,25 punti di deficit gia' previsti per il 2005. La stima e' indicata nel documento di sintesi della trimestrale di cassa illustrato oggi durante il Consiglio dei ministri. Nel capoverso riservato a ''i rinnovi contrattuali per il biennio 2004-2005'', e' scritto che ''l'aspettativa di un incremento di risorse da definire nella prossima legge finanziaria potrebbe determinare lo slittamento al 2006 della relativa stipula e dei conseguenti oneri assunti nella stima per un importo netto attorno allo 0,25% del Pil''. © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati |
Gildains - 01-05-2005 |
Contratto. Inammissibile l’ipotesi di uno slittamento al 2006 del rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti del pubblico impiego, contenuta nella “trimestrale di cassa” approvata oggi dal Consiglio dei ministri. Se questa ipotesi estemporanea si dovesse concretizzare, si priverebbero gli ottocentomila docenti italiani anche del solo recupero di una parte della perdita del potere d'acquisto delle retribuzioni. Questa sostanziale definitiva “disdetta”, da parte del Governo, di tutti gli accordi in tema di politica dei redditi e concertazione, non potrà che avere, come conseguenza immediata, la contemporanea disdetta degli accordi sull’autoregolamentazione degli scioperi nei pubblici servizi. Se questa sarà la posizione del Governo, la Gilda valuterà il ricorso a forme di lotta dure, non esclusi il blocco ad oltranza degli scrutini e degli esami di Stato. Nota del 29-04 |
Camillo Pagni - 01-05-2005 |
"...derivò dalla stipula del primo contratto (4 agosto 1995) della "scuola azienda" nel quale fu eliminato il meccanismo dello scatto, stipendiale, biennale." Ma non fu forse la CGIL a volere tale folle soluzione e i docenti ossequiosi accettarono ? Le informazioni sono migliori se corrette e quantopiù possibile complete. Non pensate? |
gp - 02-05-2005 |
Non amo fare pubblicità ... pro domo mea ma sono costretta a comunicarti che non sono iscritta alla Cgil scuola bensì alla Gilda. Ovvero all'associazione professionale - con fini sindacali - che non solo non ha firmato il contratto del 4 agosto 1995 ma neppure quelli successivi. Quando scrivo però - e ci tengo a sottolinearlo - esprimo, come tutti su Fuoriregistro, opinabilissime opinioni personali ... il che non mi esime dal dirti che affermazioni relative a (...)"docenti ossequiosi (...)" sono - in questo caso - fuori luogo anche perché ti prego di considerare che i contratti sottoscritti in regime di rapporto di lavoro privatistico (quello in esame è stato il primo) hanno valore di norma cogente alla quale - piaccia o no - bisogna soggiacere. Il problema, semmai, è quello della comunicazione che - al dissenso sociale - è negata o, fortemente limitata. E questa è una costante sia nell'era Berlusconi che ... in quella Berlinguer!! Questo in premessa. Brevemente, ora, nel merito ... Il primo contratto della scuola che si fa azienda (4 agosto 1995) fu firmato da Cgil - Cisl e Uil. Persino lo Snals (oltre alla Gilda) si rifiutò di firmare quell'obbrobrio che conteneva - oltre alla perdita dello scatto di anzianità biennale automatico - l'aggiornamento coatto per accedere - in anticipo - al "gradone" (settennale) successivo e il, famigerato, Fondo di Istituto che ha trasformato le scuole in .... progettifici dalla dubbia efficacia didattica. [1] Di più. Contro la clausola - capestro - introdotta dalla legge 29/93 che esclude le Organizzazioni Sindacali non firmatarie (anche se rappresentative ai sensi della medesima legge) lo Snals presentò (vincendolo) un ricorso al Consiglio di Stato. La "scoppola" giuridica ricevuta convinse i confederali (con la "complicità" del governo "amico") a "blindare" il contratto successivo (quello contenente il concorsaccio) con interventi legislativi ad hoc finalizzati a rendere irreversibile l'allontanamento da tutti i tavoli contrattuali alle OOSS non firmatarie. Anche se rappresentative. Questa forma di ostracismo (o discriminazione?) dura ancora oggi. [1] Ci sarebbe molto da dire anche "sull'efficacia" (si fa per dire) dei "corsetti" di aggiornamento che hanno proliferato - "all'ombra" (o sotto l'egida) delle associazioni culturali delle OOSS che hanno promosso e sottoscritto quel contratto - ma taccio ... in attesa di qualche commento. |