Con clava
Virginia Mariani - 21-04-2005
Sarebbe dovuto essere 'nero', e lo è. Anche per quella vaga somiglianza, ciuffo a parte, con il sinistro zio Fester. Sarà contento il centrodestra che, avendo perso 12 regioni, così ha preso almeno il Vaticano. Breccia.
Mentre Veltroni, sindaco di sinistra e laico, vuole già dedicare la più grande stazione della capitale a colui che ha parlato, e tanto, al mondo intero di pace, ma che non ha accolto omosessuali, divorziati/e, abortisti/e, ... che chissà come si sentirebbero a entrarvi. Freccia.
"Morto un papa, se ne fa un altro" e l'elezione di PAPA RATZInger è stata proprio un'istantanea. Allora fisserà i suoi obiettivi, metterà bene a fuoco, immortalerà per sempre. Di transizione, fra un Mozart e un Beethoven al pianoforte, ma una toccata e fuga che lascerà il suo dogma. Treccia. (... non c'entra, ma non c'entro neanch'io con "tutti gli italiani" che, secondo il caro Ciampi, gioiscono per questa elezione. Anche perché sono una protestante evangelica battista, ora più preoccupata per il dialogo interconfessionale e interreligioso. Ma Dio è grande: lui sì!)
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 ilaria ricciotti    - 21-04-2005
Pur rispettando le idee di Virginia, mi sembra che esse siano molto forti e poco opportune.

Prima di criticare,
bisogna aspettare.

 Virginia Mariani    - 22-04-2005
... e, infatti, mi rimetto nelle mani di Dio che può tutto.
Dopo di che continuerò, sperando si rafforzi nella conoscenza reciproca, l'ormai quindicinale dialogo ecumenico con le parrocchie del mio paese attraverso, per esempio, le celebrazioni della SPUC (Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani) in gennaio e della GMP (Giornata Mondiale di Preghiera) in marzo.
Sono forte e critica, anche con me stessa, ma non inopportuna, mi creda.
Grazie per il suo commento!


 Domenico Filippini    - 24-04-2005
Gentile Virginia, confesso un certo disagio nell'aggiungere un breve commento al suo intervento. L'ho riletto tre volte per essere sicuro di aver capito il suo pensiero. In tutta sincerità non mi riesce di condividere il suo livore, a meno che esso sia dettato da personali e dolorose esperienze.
Non sono certamente un cristiano di provata fede e di cristallina coerenza. Fin dagli anni della scuola superiore ho letto e indagato sulle origini del cristianesimo, sfogliando libri di diverso orientamento (Guerriero, Renan, Guignebert, Loisy, Guitton, Vittori sono i nomi che mi vengono per primi alla mente), interrogandomi sulle grandi questioni della fede e prendendo posizione anche contro certe chiusure della Chiesa ufficiale. Il tutto, però, è avvenuto senza perdere di vista il rispetto per le idee altrui.
Secondo me, la richiesta di apertura di un dialogo tra le varie CHIESE CRISTIANE non può fondarsi su atteggiamenti preconcetti e su sentenze emesse prima ancora di aver visto l'operato pastorale del nuovo Pontefice. In altre parole non si può pretendere di giudicare a priori qualcuno, non si può pretendere dagli altri disponibilità al dialogo e, eventualmente, al cambiamento, quando da parte nostra vi è la presunzione di essere dalla parte del "GIUSTO".
Un'altra considerazione. Non sono un politico ma neppure uno sprovveduto (almeno credo!): ebbene, anche qui in tutta sincerità, non vedo il nesso tra il capo della Chiesa e e il sinistro Fester. Saranno forse il guardare poco la televisione e il preferire la lettura di qualche buon libro a rendermi cieco tanto da non trovare somiglianza "fisica" tra i due?
Il governo Berlusconi e il centrodestra sembrano avere i giorni contati, fortunatamente: non credo che abbiano tempo e voglia di stare a gioire sulla "conquista", come dice lei, del Vaticano. Le elezioni del 2006 sono ormai dietro l'angolo e, nonostante l'ostentata sicurezza, il "nazional Silvio" sa che la barca ormai sta affondando irrimedialbilmente.
Concludo ricordando che in questi anni, colpevolmente in ritardo (questo sì è innegabile!), la Chiesa di Roma ha iniziato un percorso lento, graduale di ripensamento e di rinnovamento della propria pastorale in materia di dialogo interreligioso, di famiglia, di difesa della vita, di omosessualità ecc.
Cordialmente.

 Virginia Mariani    - 25-04-2005
... ecco, a parte il contenuto della parentetica, tutto ciò che ho scritto, rielaborandolo e sintetizzandolo, l'ho raccolto da radio, da giornali e da siti, italiani e non.
Grazie per il commento!

 Betta    - 03-05-2005
La TV ci cuoce proprio tutti quanti!
Dopo 10 "indimeticabili" giorni di papismo ad oltranza, su tutte le reti, a tutte le ore, in tutte le salse, la nostra cara Italia...finalmente (oops)...parla di Papa.
Senza accento sulla A finale, ma Freud ne avrebbe dette delle belle in proposito.
Io ho da fare solo un'osservazione, cara Virginia, nel pieno rispetto delle tue idee, s'intende.
Verso le scelte del Conclave Cattolico gli atteggiamenti dovrebbero, a rigor di logica, essere tre:
1) quello dei cattolici che accettano ogni responso perchè sullo Spirito Santo non si discute;
2) Quello di atei ed agnostici che, sempre a rigor di logica, di chi sia il Papa non gliene importa due lupini;
3) Quello degli orfani della Chiesa, i respinti, i transfughi che credono ancora che possa cambiare qualcosa nel grande pachiderma di oltretevere se un Papa è cinese o guatemalteco...
Sono molto, molto perplessa....