ilaria ricciotti - 13-04-2005 |
Purtroppo oggi 12 aprile 2005 a Casoie, in provincia di Napoli, è crollato il solaio di una scuola,fortunatamente prima che entrassero gli alunni. Questo fatto ed altri recenti ci inducono a porci una domanda più che legittima: "quante scuole italiane sono state costruite a norma?" (Chi avesse dati a proposito è invitato cortesemente a fornirceli.) La scuola che bambini ed adolescenti reclamano a noi adulti non è certo un edificio grigio, freddo, umido, di carta velina, senza adeguati spazi ed arredi con attorno tanto verde. A proposito, ad esempio, mi risulta che a Firenze qualche vecchissimo edificio privato è stato prelevato per essere utilizzato come scuola. Questo purtroppo non è un caso, in quanto le spese in materia di edilizia scolastica sono ridotte all'osso, a rischio e pericolo di coloro che ci vivono quotidianamente. Poi quando succede la tragedia, soltanto allora le autorità competenti intervengono e noi cittadini facciamo sentire le nostre urla di dolore. E' ora che la smettiamo con questa logica stracolma di illogicità. Sarebbe interessante chiedere ai nostri figli o alunni come vorrebbero fosse il loro edificio scolastico. Se lo facessimo ci accorgeremmo che loro hanno le idee ben chiare e le loro scuole non sarebbe certo come quelle in cui si trovano. Sono graditi a proposito disegni degli studenti, piccoli o grandi che siano, ma anche descrizioni fatte da genitori, da operatori scolastici e cittadini. |
ilaria ricciotti - 27-04-2005 |
Cominciamo a chiedere ai Partiti dell'Unione di fare un censimento sullo stato edilizio delle scuole italiane e verificare se esse sono a norma. Sono sicura che molte scuole italiane dovrebbero essere chiuse. Non piangiamo poi se accadono dei disastri di cui anche tutti noi siamo responsabili! |
ilaria ricciotti - 03-05-2005 |
Apprezzo con molto piacere l'interesse che molti impegnatissimi docenti, lettori e commentatori di questo sito, hanno manifestato per questa rubrica. E' pertanto in nome di questo interesse che chiedo loro se vivono in scuole a norma, dove sia gli interni che gli esterni sono di alto gradimento e privi di pericoli. Debbo inoltre esternare ciò che non sono in grado di capire fino in fondo e cioè:- Pur rispettando le azioni altrui, chiedo come mai certi docenti molto afferrati ed interessati ad esprimere le loro opinioni politiche e sindacali, sembrano essere restii ad offrire il loro prezioso contributo in materia di edilizia scolastica? Forse se l'Unione vincerà le elezioni non dovrà affrontare anche queste tematiche? Anticipatamente ringrazio. |