breve di cronaca
Strage in un liceo del Minnesota
Repubblica.it - 23-03-2005
Uno studente entra nella sua scuola e spara all'impazzata. Nove morti, poi si toglie la vita
E' la strage più grave in un istituto scolastico dal '99 in Colorado. Una compagna lo implorava: "Jeff non lo fare, ti prego, non lo fare


SAINT PAUL (Minnesota) - Uno studente armato di un fucile e due pistole è entrato nella sua scuola e ha aperto il fuoco uccidendo professori e studenti. Ma prima di entrare nel liceo, aveva già ucciso i nonni e la guardia giurata all'ingresso. In tutto ha fatto nove vittime e ne ha ferite altrettante. Poi si è suicidato.

Si tratta del massacro più grave in un istituto scolastico perpetrato negli Stati Uniti dall'eccidio del 20 aprile del '99 nella Columbine High School in Colorado, dove due studenti uccisero dodici loro compagni e un docente prima di puntare le pistole contro se stessi.

Uno studente scampato al massacro ha raccontato di aver sentito una sua compagna implorare l'assassino: "Jeff non lo fare, ti prego, non lo fare". E un'altra che al cellulare ha telefonato alla madre e, tra i singhiozzi, ha detto: "Mamma aiutami; sta arrivando".

La strage è avvenuta ieri pomeriggio, quando in Italia era già sera, alla Red Lake High School, istituto che ospita 300 allievi in una riserva di indiani della tribù Chippewa nel Nord del Minnesota. Siamo a oltre 350 chilometri da Minneapolis e St. Paul e a un centinaio di chilometri a sud del Canada.

"Quando siamo arrivati - ha detto un poliziotto - i ragazzi stavano scappando. Correvano via gridando, piangendo. Abbiamo circondato la scuola e interrotto il traffico nella zona. Abbiamo tentato di bloccarlo ma prima di entrare nella scuola lui si è suicidato".

A terra sono rimasti subito tre studenti e una professoressa, Neva Rogers, di 62 anni. Altri due ragazzi sono deceduti successivamente per le gravi lesioni riportate. In precedenza l'omicida aveva già assassinato a casa propria il nonno, un ufficiale della polizia nativa, e la sua compagna: è a loro che ha rubato le armi usate per la strage.

Alla fine, il giovane folle si è tolto la vita. Le sue generalità complete non sono state rese note, e neppure l'età. Si conosce solo il suo nome, Jeff, ma in molti raccontano che lo studente da tempo soffriva di turbe psichiche.

Floyd Jourdan, capo della tribù Chippewa che risiede nella riserva dove sorge la scuola della strage, ha chiesto scusa all'America per quanto è accaduto.
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