chimes - 20-03-2005 |
Già i genitori che stanno zitti, anche troppo, ma d'altronde sono passati quei tempi per cui bastava che ognuno di noi avesse fatto il minimo comportamento fuor di luogo dall'ambiente in cui si operava, per essere rimproverati dai genitori..... ma io mi chiedo cosa si può fare per cambiare un pochino questa realtà e cercare di aiutarli questi studenti a rendersi conto che al mondo non esistono solo i loro bisogni???? |
aries - 20-03-2005 |
Don Mazzi, ma si rende conto di quello che dice? Lei giustifica un professore che ha usato violenza verso una persona affidata a lui per ragioni di educazione e istruzione. E per far cio' per assumere una difesa d'ufficio ha sputato veleno nei confronti dei ragazzi che come dice lei sono una massa di delinquenti.....ecc.! Lei ha avuto l'ardire di sentenziare avverso ciò che ben tre gradi della giustizia ha detto, è questo l'esempio che da ai giovani? rivoltarsi contro il potere giudiziario di uno stato? Ha esagerato e non poco, la invito a chiedere pubblicamente scusa del suo peccato. Cosa può importare e giustificare se quella fanciulla fosse un po' maleducata, se il suo comportamento non è stato consono alla scuola di fronte a un'aggressione, all'essere passati alle vie di fatto, ad essersi fatta giustizia da sè e, se vogliamo ad aver poi indotto i compagni di classe a difendere il suo operato? Lei, a mio modestissimo parere, o è molto lontano dalla realtà o pensa che siccome l'ha detto don Mazzi tutti son pronti a far propria la sua considerazione. Non me ne voglia, Lei ha detto quel che pensava, Lei ha manifestato la sua personalissima opinione, io ho fatto altrettanto. La differenza? Lei ha messo in discussione la Magistratura, io Lei. |
Italo - 20-03-2005 |
Quello dell'insegnante è un mestiere difficile e vituperato dall'opinione pubblica; a riprova di ciò vi è il fatto che essi prendono stipendi da fame (parola di ex ministro) e che il tentativo di riportare al centro la questione dell'insegnamento in Italia si arena unicamente su sterili questioni di carriera. Attenti anche voi docenti universitari ... l'onda lunga di tutto ciò sta per sommergere anche voi... che a detta di qualcuno non avete mai provato cos'è il lavoro e la responsabilità di dirigere un'impresa. |
Antonio - 20-03-2005 |
Condivido in toto il commento di don Mazzi riferito al telefonino della studentessa che disturbava in classe. Ritengo che tali comportamenti negativi, che trovano l'appogggio dei genitori , finiscano per ritorcersi contro gli stessi genitori e alla fin fine contro il ragazzo o la ragazza che non potrà maturare comportamenti corretti e responsabili neppure da adulto. Troverà sulla sua strada senza dubbio qualcuno più prepotente. Nonostante sia anch'io un genitore, se mio figlio si comportasse così , starei senza ombra di dubbio dalla parte del prof. e sono convinto che la maggior parte delle persone la pensi allo stesso modo. |
Laura Politi - 21-03-2005 |
Sono una insegnante di Economia Aziendale in un istituto per ragionieri della provincia italiana, ho 34 anni di insegnamento sulle spalle e mi accingo a lasciare la scuola per nausea.... Fino a meno di dieci anni fa, i ragazzi, anche molto vivaci, avevano in maggioranza voglia di studiare e, (pur tenendo conto di capacità diverse, s'intende!). c'era un limite, oltre il quale ragionevolmente il comportamento non si spingeva.... Vorrei raccontare solo qualche episodio in poche battute per vedere dove ci sta portanto questa specie di TOLLERANZA, che il realtà e timore dei ragazzi, visto che i presidi si tengono buone le famiglie (se no diminuiscono le iscrizioni!) e gli alunni (se no i danni alla scuola magari sono più devastanti!!!) Intanto il genitore di un mio allievo di quarto anno, che ha sempre consegnato i compiti in bianco e non solo nella mia disciplina, si diceva convinto che il figlio si sarebbe diplomato "perchè esiste un progetto nella Scuola per tenere i ragazzi 5 anni e diplomarli, tanto il diploma non serve a nulla"......Ecco perchè le famiglie si interessano sempre meno dei risultati e del comportamento dei figli....la Scuola manda un messaggio NON educativo! Un ragazzo l'anno scorso scrisse sotto il tema di italiano "W LA FICA", l'insegnante cercò di spiegargli qualcosa sul rispetto in molte direzioni..... dopo molto tempo venne il genitore e mentre io mi sarei sotterrata, mi sarei scusata, avrei promesso di parlare con un mio figlio...la mamma disse che "evidentemente aveva voluto dimostrare che era macho"!!!.....se volete ho cose anche più colorite e pesanti, compresa la rottura del lunotto posteriore della mia macchina e l'incendio della pulsantiere del papazzo della mia collega di altra disciplina......Tutto questo, mentre i genitori sbraitano se vengono chiamati a scuola adduncendo il fatto che LAVORANO...mentre noi no, mentre i loro figli sono SOLO PARCHEGGIATI in ambiete luminoso e riscaldato...... |
cat - 26-03-2005 |
Che tristezza!! Ho letto con attenzione le parole della professoressa e l'ho immaginata schiacciata dal peso di un mondo di adolescenti terribili. Per fortuna non tutti i docenti sono così sfortunati e a scuola percorrono anni di fatiche, di impegni gravosi ...ma soprattutto vivono delle belle esperienze e crescono insieme ai loro allievi. Io insegno da 18 anni nella scuola primaria e ho incontrato bambini difficili che avevano alle spalle situazioni difficili, e genitori poco "attenti" , tuttavia credo che la scuola debba e possa dare sempre il buon esempio lasciando "fuori" anche un semplice strattone dato in un momento di (apparente) impotenza educativa. |