Sulla cattiva strada
Marino Bocchi - 25-11-2000
"Da tre anni passa al setaccio le vie di una città difficile, Napoli, perlustrando i quartieri più a rischio, avvicinando bambini cresciuti troppo presto, adolescenti alle prese con la scuola della vita. Ragazzi che sul banco di una scuola vera non si sono seduti mai, oppure lo hanno abbandonato prima dell’età giusta, quella prescritta dall’«obbligo scolastico». Lui, Marco Rossi Doria, cerca di arrivare dove la scuola non riesce, per combattere un fenomeno, la «dispersione», che regala all’Italia un triste primato in Europa, con il 5-8 per cento di adolescenti che non completano la scuola dell'obbligo. Rossi Doria è stato il primo «maestro di strada» d’Italia, con tanto di nomina da parte del ministro dell’Istruzione, e per il suo impegno in progetti educativi a Napoli il 24 novembre ha ricevuto il «Premio Unicef 2000 dalla parte dei bambini».
(http://www.corriere.it/primo_piano/liv_primo_dida.20001123110601.shtml)
«Un premio non solo mio, ma di tutti coloro che lavorano per l'adolescenza esclusa dalla scuola», ha commentato il maestro, che attualmente lavora nel progetto «Chance», messo a punto insieme ad una ventina di insegnanti napoletani con i fondi della 285/97, la legge relativa agli aiuti per l'infanzia. «Chance» è diretto a ragazze e ragazzi dei quartieri più svantaggiati e difficili di Napoli, che nel lavoro personalizzato di questi insegnanti trovano una nuova possibilità di concludere la scuola media."
Risultato: 130 i ragazzi che ce l'hanno fatta: - "senza di noi - dice il maestro - non avrebbero mai preso un titolo di studio".
Ancora: "Quest'anno il gruppo di docenti segue 160 ragazzi in tre quartieri disagiati del capoluogo campano"
Marco Rossi Doria ha insegnato anche a Roma, nel quartiere di Primavalle. Pierpaolo Pasolini, nei primi anni '50 insegnava in una scuola media romana ad altri ragazzi difficili. Abitava in periferia con la madre, Susanna: " Sono qui in una vita tutta muscoli, rovesciata come un guanto, che si spiega sempre come una di queste canzoni che una volta detestavo, assolutamente nuda di sentimentalismi, in organismi umani così sensuali da essere quasi meccanici; dove non si conosce nessuno degli atteggiamenti cristiani, il perdono, la mansuetudine ecc... e l'egoismo prende forme lecite, virili"(Lettera a Silvana Ottieri). Racconta Enzo Siciliano, in "Vita di Pasolini" (Giunti, 1995):"Fu cosa modestissima: ventisettemila lire al mese, insegnamento presso un Istituto privato di Ciampino....Era la periferia estrema, un universo impregiudicato dalla politica - qualunquista, violento. Pier Paolo aveva alunni tra gli undici e i tredici anni, ragazzi di famiglie piccolo-borghesi inurbate - fra gli altri Vincenzo Cerami.....Leggeva loro Ungaretti e Dante: faceva loro raccogliere le canzoni, le filastrocche che i genitori si erano portati sulle labbra dalle regioni d'origine: cercava cosi' di riscattare lo spietato inurbamento cui quelle famiglie erano state costrette o dalla guerra o dai postumi di essa".
Vincenzo Cerami e' oggi un autore famoso. Sceneggiatore del film Premio Oscar "La vita e' bella", ricorda cosi' il suo maestro: ""Ho avuto come insegnante di lettere alle scuole medie Pier Paolo Pasolini, fece studiare i poeti da Petrarca e Dante ai contemporanei, e riuscì a farci vedere la poesia come qualcosa di non estraneo, come un modo di esprimere se stessi e il mondo” (http://digilander.iol.it/cdsweb/scrittori.htm).

Notizie come il premio Unicef al maestro napoletano e il 25° anniversario della morte di Pasolini passano inosservate in tempi in cui i buoni salotti pedagogici hanno sostituito le cattive strade frequentate dai veri maestri. Forse aveva ragione Pasolini quando, il 18 ottobre '75, scriveva sul Corriere della sera che "La scuola d'obbligo è una scuola di iniziazione alla qualità di vita piccolo borghese: vi si insegnano delle cose inutili, stupide, false, moralistiche, anche nei casi migliori (cioè quando si invita adulatoriamente ad applicare la falsa democraticità dell'autogestione, del decentramento ecc.: tutto un imbroglio)". Oggi che tutta la scuola si sta avviando ad essere quella dell'obbligo descritta da Pasolini, e' persino retorico e superfluo sottolineare che il luogo in cui e' morto Pier Paolo, isolato, lercio e indecoroso, e' la sede idonea ad ospitare il monumento al piu' lucido testimone, con molti anni di anticipo, dell'imbroglio.



Sul maestro Rossi Doria vedi anche:
- Il protocollo d'intesa tra i ministeri dell'Istruzione e della Solidarietà sociale: «La scuola in strada e nelle zone a rischio» http://www.istruzione.it/news/2000/protstrada_00.htm
- L’indagine del ministero sulla dispersione scolastica, anno 1999/2000
http://www.istruzione.it/allegati/dispersione99_00_dati.rtf
- Come si lavora nel progetto Chance
http://utenti.quipo.it/leucopetra/INFORMACHANCE/15aPEDAGOSK_2000.htm
- Il Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in eta' evolutiva per il biennio 2000/2001
http://www.unipa.it/~cdl/guriall/guri2000/ago00/0dpr1306.htm
- L’intervento del Provveditore agli studi di Napoli sul progetto «Chance»
http://www.vivereoggi.org/it/2000/07/index.htm?scuolaoggi/1/1.htm

- Su Pasolini il migliore sito, il piu' completo e' all'indirizzo:
http://guest.clarence.com/pasolini/

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