Il calcio della scuola
Giuseppe Tizza - 25-02-2005
Sicuramente ci avete pensato anche Voi, subito dopo una partita finita con la sconfitta della squadra che ha giocato meglio, senza avere avuto aiuti straordinari da parte dell'arbitro e senza che la fortuna abbia avuto un ruolo determinante per il risultato; una di quelle partite, insomma, dove la squadra poi risultante perdente ha fatto un gran numero di tiri in porta senza mettere la palla in rete anche per la bravura del portiere avversario, mentre la squadra vincente ha fatto un solo tiro in porta e ha segnato quella rete che ha decretato la vittoria in suo favore. Oggi con il calcio moderno e veloce è raro assistere ad una partita del genere, anche perché il pubblico, soprattutto televisivo, valuta le partite dal numero di reti segnate, come valuta i film, forse contandoli inconsciamente, dal numero di morti; ma in tempi non tanto lontani questo tipo di partite erano alla base del successo e anche del fascino di famose squadre italiane.

Oggi contano i numeri e perché no! Viviamo in un sistema di mercato ed è chiaro che "quando io pago un tot, voglio un tot di reti. Non sono mica andato a vedere un balletto!" Si potrebbe provare a organizzare un campionato di calcio artistico, dove non contano più le reti, ma l'eleganza. Un campionato dove è il pubblico a decretare la vittoria di una o dell'altra squadra, ma sarebbe tutta un'altra cosa.

Immaginatene un altro tipo di calcio, uno in cui vengano giudicate solo ed unicamente le fasi preparative, l'allenamento, la struttura del gioco, lo schieramento, le intenzioni, lo scopo che si era prefisso l'allenatore. In televisione verrebbero seguiti più gli allenamenti che le partite stesse, i giocatori verrebbero pagati quindi anche di conseguenza. Sarebbe un calcio assurdo!

Questo modo di procedere però esiste in molti settori della vita quotidiana, ma ormai non ce ne accorgiamo più, perché è stato sempre così e forse, chi lo sa, sarà per sempre così. Uno di questi è la scuola.


(Giuseppe Tizza-de.it.press/Inform) Tizza@t-online.de



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