Appello contro l'eliminazione del Diritto e dell'Economia
Franco Labella - 15-02-2005
Ho preparato l'appello che riporto di seguito. Le adesioni possono essere inviate per e-mail al seguente indirizzo: area2istitutovillari@libero.it.
Chi ritiene di diffonderlo faccia presente che l'appello potrà essere pubblicato su quotidiani o su siti che accetteranno di ospitarlo.
Prego anche chi vuole dare una mano nella diffusione di non incorrere nello SPAM e nell'afflizione di destinatari che potrebbero non gradire Sono gradite adesioni oltre che di docenti, genitori, dirigenti scolastici anche di associazioni e gruppi.
Grazie per la collaborazione
Franco Labella


Al Ministro dell'Istruzione dott.ssa Letizia Brichetto Moratti
Ai Presidenti delle Commissioni Istruzione di Camera e Senato
Ai capigruppo parlamentari di Camera e Senato

Appello contro l'eliminazione del Diritto e dell'Economia dai nuovi Licei.

Il recente documento di lavoro relativo alla bozza di decreto legislativo sulla Riforma della Scuola Secondaria Superiore ha evidenziato l'intenzione di eliminare, fra le materie oggetto di studio di tutti i futuri licei, ad eccezione di quello economico, il Diritto e l'Economia.
Questa impostazione contraddice le scelte fatte negli ultimi quindici anni, quando sia le sperimentazioni frutto del lavoro della Commissione Brocca che quelle avviate in alcuni Licei Classici e Scientifici tradizionali avevano portato all'introduzione del Diritto e dell'Economia nei Licei.
L'introduzione di queste materie in istituti diversi da quelli tecnici, ove esse sono presenti da tempo, è avvenuta sulla scorta di analisi e considerazioni che non hanno perso validità e significato.
Non si comprendono, perciò, quali possano essere i motivi ispiratori della proposta.
Eliminare queste discipline significa non considerarne l'importanza ai fini della crescita culturale dell'allievo ma, soprattutto, condizionare negativamente o addirittura vanificare il processo di formazione della sua coscienza civica.
Non si può non segnalare che, se da un lato si individua l'educazione alla convivenza civile come una delle "educazioni" obbligatorie e trasversali, poi si ipotizza una scelta contraddittoria con la eliminazione del Diritto e dell'Economia.
Firmiamo questo appello con la consapevolezza che la riforma della Scuola Secondaria Superiore è una necessità ma realizzarla in maniera affrettata, facendo tabula rasa di ogni tentativo di cambiamento precedente, senza ascoltare le voci degli operatori e di chi fruisce del servizio scolastico ed introducendo estese ed improduttive discontinuità, sarebbe un segnale assai preoccupante per il futuro di tutta la scuola italiana.


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 Silvana Veneziano    - 21-02-2005
Concordo con l'appello contro l'eliminazione del Diritto, da tempo se ne aspettava la diffusione anche nei licei.

 prof. Giorgio Ebalginelli    - 24-02-2005
Condivido completamente le argomentazioni evidenziate nell'appello in oggetto.
Chiunque abbia esperienza di insegnamento sa come il Diritto ed Economia sia divenuto importante nel processo formativo degli alunni.
Invero, oltre a fornire conoscenze e competenze ormai indispensabili per qualsiasi cittadino, bisogna considerare l'altissima valenza deontologica e la consapevole maturazione di principi e concetti fondamentali per una positiva vita di relazione che questa Materia può fornire all'interno di una società moderna e complessa come quella italiana.
Tragico sarebbe l'errore di privare gli studenti di questo essenziale momento di studio e riflessione intorno alle problematiche suscitate dalla contemporaneità.

 Maria Roana    - 24-02-2005
Condivido la sostanza dell'appello.

 Filippo Di Cuffa    - 25-02-2005
Caro Franco, anch'io sto promuovendo, come sai, un'analoga iniziativa di sensibilizzazione.
Perchè gli studenti divengano Persone consapevoli dei propri diritti e doveri, Cittadini, dunque,... non solo consumatori....
Una mia lettera su questo problema è stata di recente pubblicata sul quotidiano "Il Messaggero".
Sursum corda.
Filippo Di Cuffa

 valeria acconcia    - 27-02-2005
quando cominceremo ad affrontare i problemi in termini un po' piuù collettivi?
la riforma penalizza i docsnti di diritto, ma anche quelli di economia aziendale e quelli delle discpline tecnico pratiche ed altre discipline che non conosco.
Qual è dunque il PROBLEMA?
Se noi docenti, innanzitutto, magari con il sostegno del mondo della scuola,non ricominciamo a fare corpo unico (vedi concorsone) non otteremo che briciole.