Giovanni Parenti - 13-02-2005 |
Licealizzazione, obbligo fino ai 18 anni (perchè non fino a 19?), abolire non cambiare. Tutto molto intelligente. Intanto, mentre si fanno le pulci alle parole e si spacca il capello in sedici, nel nome e nell'attesa di una politica scolastica "veramente di sinistra" (impagabile), gustiamoci la scuola del duo Moratti Berlusconi. Quale scuola per il futuro, se cambia la maggioranza di governo? Una scuola davvero rivoluzionaria: con strutture (muri corridoi aule) rinnovate, con attrezzature didattiche (computer, televisori, libri, persino lavagne e carte geografiche nuove), con docenti con più responsabilità e più riconoscimenti (economici e sociali) e, meraviglia delle meraviglie, con studenti che sappiano leggere scrivere (con quello che significa oggi) far di conto e comprendere la realtà nella quale vivono. |
sandra coronella - 13-02-2005 |
Caro Marino, ho letto il tuo intervento e ci stavo riflettendo su, chiedendomi se scrivere qualcosa. Poi le compagne del Movimento "La scuola siamo noi" di Parma hanno pensato di mandarmelo, ufficialmente e proprio al mio indirizzo. Il motivo - se ho ben capito - era riferito a una discussione precedente su una mailing list, e al voler dimostrare che avevano avuto ragione loro, ragione a non fidarsi dei ds, intendo. Premesso che non sono iscritta ai ds e che in questo momento non so neppure se e per chi voterò, io certe soddisfazioni non le capisco. Ma veniamo a quello che tu scrivi. Abbiamo chiesto a gran voce che la sinistra si pronunciasse per la cancellazione della legge Moratti. Quell'ordine del giorno approvato dal congresso, a mio parere, è un risultato importante. Poichè non è pensabile che Fassino e tutti i delegati dormissero quandlo lo hanno approvato (e se lo facevano peggio per loro), quell'approvazione è una vittoria. Una vittoria per cui si è lavorato, qualcuno fuori, nel movimento, nel sindacato, a scuola, qualcuno anche negli stessi ds. Fossi un iscritto ds, o anche solo un elettore, mi sentirei più forte nel pretenderne l'attuazione, piaccia o no a coloro che ci sono dentro la nenonata Unione, o anche dentro gli stessi ds, che su questo non sono d'accordo. Che ci siano è un dato di fatto. Scandalizzarsene è normale, ma non serve a cambiare le cose. Quanto agli altri punti, sulla scuola superiore, nell'Istituto Tecnico in cui lavoro e di cui mi sento parte non abbiamo nessuna voglia di essere licealizzati, se questo significa quel che sembra significare. E cioè abbandonare quel modello che unisce, e non separa, formazione generale e preparazione specialistica al lavoro, e che ci pare funzionare anche rispetto alle esigenze del nostro territorio, sia per i ragazzi che vanno al lavoro sia per coloro che proseguono gli studi, compresa una sperimentazione Brocca, che comunque da noi è solo un pezzo, e non l'unica parte che funziona. Ci sentiamo in qualche modo sottoposti a una violenza, così come è accaduto e accade alle scuole elementari e, per quel che ci riguarda, ci piacerebbe quindi essere lasciati in pace. Magari, come dice Giovanni, con un po' più di risorse e senza tagli. E su questa linea pensiamo di resistere, e per ora ci troviamo uniti, anche con persone che proprio di sinistra non sono, compresi insegnanti di Forza Italia, e non ci dispiace anche se sappiamo che probabilmente a un certo punto non ci troveremo più d'accordo. Sulle altre questioni, come l'obbligo scolastico, io personalmente sono d'accordo con te, ma per esempio sull'assetto istituzionale le cose mi sembrano meno semplici e meno acquisite. Perchè i soggetti in gioco sono diversi. Ci sono gli insegnanti, ma ci sono anche le regioni. E non mi stupisce che anche a sinistra ci sia ancora bisogno di discutere. Quest'ultima presa di posizione di Fassino sulla Moratti io la trovo profondamente sbagliata, e la attribuisco alla smania di tranquilizzare alcuni settori, ma questa come altre cose (vedi certe revisioni e riabilitazioni postume, per esempio quella di Craxi), mi sembrano calcoli miopi, anche solo dal punto di vista elettorale o della conquista dei consensi, se è solo questo che a loro interessa. Però questo non significa accusare genericamente di "prenderci per il naso" qualcuno che non si sa chi è, forse tutti i partiti, forse tutti i ds, forse tutta la sinistra, magari anche gli stessi che - come tu dici - si sono affrettati a diffondere la notizia dell'odg (io sono fra questi) perchè ne erano contenti. Insomma, è un po' la solita storia. Se in una battaglia politica che è su tanti fronti riusciamo a dare valore ai passi che facciamo, piccoli e grandi, e a usarli come leva per andare avanti, oppure se invece contribuiamo ad un quadro in cui tutto è sempre più grigio, e in cui a coloro che magari sono già un po' stanchi e sfiduciati passa del tutto la voglia di muoversi. |
enrico - 14-02-2005 |
Fassino e tanti altri DS non ricordano o fanno finta di non ricordare chi sono stati nel passato. Figuriamoci se sono in grado di sapere cosa saranno o cosa faranno domani. Forse faranno un nuovo partito a sinistra della sinistra che guarda a destra e imbocca il centro. Li trovavo meglio quando erano comunisti e tutti lo sapevano. Ma adesso, di che sesso siete? |
lilia manganaro - 14-02-2005 |
Caro on.Fassino,un'ennesima delusione dai DS!!! Perchè non fare un sondaggio nel mondo della scuola ,che conosce la situazione concretamente, per sapere cosa ne pensa della controriforma moratti?? Esiste ,e aumenta ,lo scollamento tra il partito dei DS e la gente., i lavoratori e le lavoratrici....le famiglie.... Le farò pervenire la documentazione di una grande Associazione di famiglie di disabili intellettivi e relazionali ,qual'è ANFFAS,perchè Lei ,On.Fassino , possa capire quale filosofia sta alla base della riforma Moratti ,analizzata e studiata dal nostro gruppo dello Sportello nazionale anffasscuola e condivisa da più di 100 referenti scuola di ogni nostra sede ,riuniti in seminario a Padova il 5 febbraio 2005 ,e provata sulla pelle dei nostri ragazzi già in questi due anni dalla sua emanazione.. Prof.ssa Lilia Manganaro Consigliere nazionale Anffas onlus con delega alle politiche per l'integrazione scolastica |
ilaria ricciotti - 03-03-2005 |
In questi commenti mi meravigliano due cose: 1) si chiede di che sesso siano i DS, be' la risposta la dà ogni giorno berlusconi:COMUNISTI, COMUNISTII, COMUNISTI, che sanno combinare, aggiungo io, soltanto guai, o hanno ancora l'abitudine di mangiare bambini?; 2)si chiede di fare un referendum tra gli operatori della scuola per sapere giustamente da loro quale scuola vogliono, ma non mi risulta che i signori che la stanno distruggendo abbiano avuto il buon senso di far parlare il mondo della scuola. Al contrario, ricordo benissimo che quando era ministro Berlinguer siamo stati invitati ad esprimerci sulla scuola dell'autonomia. Nella mia scuola organizzammo diversi incontri collegiali e congiunti con i genitori ed i cittadini tutti , facendo pervenire al Ministro cosa intendevamo per autonomia. Nel caso di questa "riforma", forse è stato chiesto alle scuole italiane se essa è gradita ed è da considerarla giusta? A me risulta di no. Per quanto riguarda il titolo, io ho sentito con le mie orecchie che l'opposizione, se vincerà le elezioni politiche ABOLIRA' QUESTO OBBRORIO, e non si limiterà a cambiarlo. |