Ragioni e sfide...per quale cambiamento?
Coordinamento Superiori - 05-02-2005
RIFORMA SUPERIORI


Lo schema di decreto legislativo sulla scuola superiore realizza la divisione e la selezione precoce dei ragazzi di 13 anni:
  • quelli destinati al liceo (durata 5 anni) e quindi all’Università;
  • quelli destinati alla formazione professionale regionale (qualifica 3 anni, biennio post-qualifica, diploma 4 anni)
  • quelli destinati all’apprendistato (dai 15 ai 18 anni ), per i quali il lavoro diventa adempimento del diritto-dovere e quindi sostitutivo del percorso scolastico.

La diminuzione del tempo scuola è generalizzata, con conseguente taglio di discipline, saperi, posti di lavoro:
  • nei licei diminuiscono da 3 ore settimanali fino a 7/10 ore per i licei tecnologici, artistici e musicali, la cui specificità viene in questo modo cancellata.

     Classico, Scientifico,
    Linguistico,
    Scienze umane

    EconomicoTecnologicoArtistico,
    Musicale coreutico
    Anno di Corso I e II III e IV V I e II III e IV V I e II III – IV – V I e II III – IV – V
    Ore obbligatorie 27 28 25 27 27 25 27 25 27 30
    Ore obbligatorie opzionali 3 2 3 3 6 53 8 6 3
    totale 30 30 2830 33 30 30 33 33 33
    Ore facoltative opzionali - 3 2 - 3 3 - 3 - 3


    L’orario effettivo viene sostituito con orario facoltativo opzionale, che rende aleatorio, instabile, inaffidabile l’intero percorso scolastico.

  • nella formazione professionale regionale, in cui sono destinati a finire gli Istituti Professionali di Stato (frequentati attualmente dal 25% dei nostri studenti), l’orario settimanale sarà di 30 ore, di cui minimo 8 ore di lavoro. Quindi 22 ore di lezione a fronte delle attuali 36/40 ore, con una diminuzione di 14/18 ore settimanali.
    (I corsi della formazione professionale regionale , rivolti ai ragazzi che escono dalle medie sono iniziati già dal 2002/3, in base ai protocolli firmati tra il Ministero e le Regioni, anticipando l’attuazione della “riforma” Moratti. In Veneto i ragazzi frequentano 13/16 ore di scuola, affiancate da 14/17 ore di “percorso professionalizzante”.)

Per tutti più materie in meno tempo e aumento delle materie con poche ore.


Tutto ciò impoverisce i percorsi didattico-culturali, va contro una didattica dei tempi distesi che, rifiutando la logica della frantumazione del sapere, ponga al centro lo sviluppo dei nessi logici, la visione d’insieme dei fenomeni, lo sviluppo delle capacità critiche.
Tutto ciò causerà un massiccio taglio degli organici e la precarizzazione dei posti di lavoro (circa 100.000 posti in meno solo per le superiori).
Come nella scuola di base anche alle superiori l’introduzione del tutor porta alla gerarchizzazione dei docenti e distrugge la collegialità.
Questo decreto dimostra ancora una volta che l’obiettivo del Governo è la dequalificazione della scuola pubblica, come e peggio che per la scuola di base. Il movimento dello scorso anno ha bloccato l’attuazione della legge nella grande maggioranza delle scuole elementari e medie, riproponendo le 40 ore alle elementari e le 33/36 ore alle medie ed ha costretto il Ministro a chiedere una proroga di sei mesi per l’emanazione dei decreti delle superiori.



La nostra capacità di informazione e di mobilitazione ci può salvare anche da questa catastrofe.




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 ilaria ricciotti    - 06-02-2005
Chi sta per partorire questo DISASTRO?
E' forse il cento sinistra o l'attuale governo di centro destra?