Quanto ancora i sindacati intendono prenderci in giro
un gruppo di docenti elementari - 04-02-2005
Leggiamo e e riportiamo quanto scritto sul sito "Tecnica della Scuola" lasciando ai lettori ogni ulteriore commento!

Qualche spiraglio nella vertenza sul tutor
di Reginaldo Palermo


Già a fine novembre l'Aran aveva presentato una proposta che i sindacati consideravano un buon punto di partenza; l'ostacolo di fondo resta quello delle 18 ore di insegnamento, ma sul fatto che la funzione tutoriale appartenga a tutti i docenti e che debba essere organizzata secondo criteri definiti dai collegi, l'accordo è ormai nei fatti.

A poche ore dalla riapertura del tavolo contrattuale sull'art. 43 si incomincia ad intravedere qualche spiraglio nella "storia infinita" della funzione tutoriale.
Secondo alcune indiscrezioni, la formulazione proposta dall'Aran alla fine di novembre potrebbe trovare d'accordo le organizzazioni sindacali (se non tutte, almeno la maggioranza di esse).
Ma qual è la soluzione proposta dall'Aran?
All'incirca questa: "Nella funzione docente rientrano anche i compiti di cui all'art. 7, 5° comma del decreto legislativo n. 59/2004. Tali funzioni vengono svolte sulla base dei criteri definiti dal collegio dei docenti" (la citazione non è testuale, ma la sostanza resta).
Dunque, come avevamo già anticipato nei giorni scorsi le organizzazioni sindacali sembrano disposte ad accettare un contratto in cui si parli in qualche modo di funzione tutoriale o che comunque recepisca, almeno in parte, i contenuti dell'art. 7 del decreto legislativo.
In realtà il nodo vero riguarda il 6° comma dell'art. 7, quello che parla delle 18 ore di insegnamento dell'insegnante con funzioni tutoriali e che i sindacati sono fermamente intenzionati a respingere.
"Il fatto è che l'art. 43 non riguarda solamente la questione della funzione tutoriale - avverte Francesco Scrima, segretario nazionale di Cisl-Scuola - ci sono anche altre questioni, altrettanto complesse: per esempio c'è il problema delle nuove figure professionali necessarie a garantire gli anticipi nella scuola dell'infanzia".
Difficile capire se al tavolo della trattativa i sindacati saranno compatti e se si riproporranno le incertezze di novembre quando Snals e Uil sembravano intenzionate a chiudere la vertenza.
"Per firmare l'accordo - taglia corto Francesco Scrima - devono esserci le condizioni minime; la nostra organizzazione, ma presumo anche le altre, non può accettare soluzioni che mettano in discussione l'attuale modello organizzativo del team docente che ha dato ottimi risultati e che non si vede perché debba essere modificato".
"E a chi ci accusa di essere contrari a qualunque cambiamento - conclude Scrima - posso solo dire che non bisogna confondere i riformatori con i riformisti: noi ci consideriamo riformisti, cioè vogliamo cambiare per migliorare l'esistente, i riformatori sono altra cosa".

02/02/2005


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 Pierangelo    - 03-02-2005
E sì, in effetti quel titolo non sembra giustificato leggendo attentamente l'articolo, ma è proprio l'effetto che l'autore dell'articolo persegue e spesso riesce ad ottenere.

Ed io domando: quanto ancora le persone intendono farsi prendere in giro da Reginaldo Palermo, che su questi argomenti si è già espresso, dicendo per di più sempre le stesse cose?

Vedi qui, qui e qui!

 ilaria ricciotti    - 03-02-2005
A metà anno scolastico i dirigenti sono costretti a rivedere le graduatorie ed a rinominare supplenti diversi, questo è quanto mi hanno rifeito.
Ed allora chiedo a lor signori se gli operatori scolastici sono portati in giro dai sindacati o da chi è preposto a promulgare leggi e leggine, circolari e quant'altro?
L'unica certezza è che nella scuola sta regnando sovrano il caos.
E questo per colpa di chi, chi, chi, chi chichi, chi?

 ilaria ricciotti    - 04-02-2005
Caro Pierangelo, archivista e nostro informatore, anche questa volta hai colto nel segno. Ma certa gente è ancora convinta che
tutti noi cittadini
siamo così tanto cretini?
Che ci lasciamo ingannare,
senza reagire e contestare?
Coloro che accusano gli altri di prendere in giro la gente,
sono quasi sempre coloro che dicono, disdicono,
e poi?
NIENTE.
Si dirigono verso dove va il vento,
e, dimenticano in un solo momento.

 ilaria ricciotti    - 04-02-2005
In molti vogliamo azzerare e non limitarci a migliorare ciò che già è stato deciso a tavolino per la scuola.
Le battaglie sindacali dei confederali , i movimenti sparsi un po' in tutta l'Italia hanno seguito e stanno perseguendo tra mille difficoltà questo obiettivo: noi non ci lasciamo portare in giro da chi IN REALTA' NON VUOLE RINNOVARE LA SCUOLA, MA FARLA RITORNARE INDIETRO NEL TEMPO.