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Libertà di parola, libertà di stampa e due proiettili piantati nella testa...
Reporter Associati - 22-01-2005
Uno dei miti americani più antichi che bene o male sono arrivati sino ai giorni nostri è quello del legame che unisce il sistema capitalista definito eufemisticamente libero mercato, la libertà di parola e la stampa indipendente. Una stampa che come riconosce persino Naom Chomsky, uno degli intellettuali più brillanti ed informati, molto critico sui piani della Casa Bianca, ha i suoi meriti, visto che consente anche alle voci più radicali di esprimersi. Ma a volte il sistema dice no. Ed è un no definitivo.

Gary Webb, un giornalista straordinario e coraggioso, è stato trovato morto lo scorso 10 dicembre, poco più di un mese fa. Nel 1996, quando era in forza al Mercury Times, aveva indagato sui metodi usati dalla Cia per mantenere il controllo sui quartieri neri attraverso lo spaccio di crack proveniente dalla Colombia.

Con i soldi guadagnati dallo spaccio nelle zone povere dei neri, la Cia finanziava i Contras del Nicaragua. Il lavoro di Webb ha le caratteristiche di un indagine giornalistica documentata sin nei minimi dettagli ed è attendibile. Ma nonostante l’imparzialità e l’obiettività di Webb, il sistema e la stampa più prestigiosa, Washington Post, il New York Times ed il Los Angeles Times lo avevano attaccato. Webb perse il lavoro al Mercury Times nel 1999 ma, sempre nel 1999, scrisse un eccellente libro dal taglio inbestigativo, intitolato “La Buia Alleanza: Cia, Contras ed il dilagare del crack cocaine”.

Con delle rivelazioni molto interessanti, riguardanti il ruolo avuto dal terrorista anti-cubano Louis Posada Carrilles a Miami.

Nel 1974, la Cia era stata avvertita dalla narcotici che Posada barattava armi in cambio di cocaina per conto di una persona coinvolta in “omicidi politici”, certamente Felix Rodriguez Mendigutia, l’agente della Cia che assassinò Che Guevara.

Nel 1970, nel corso della più grande operazione anti-droga nella storia della polizia federale, l’Fbi arrestò 150 persone sospette. Il Procuratore Generale, che era allora John Mitchell, dichiarò che la rete di trafficanti annientata controllava il 30% del commercio di cocaina in America e tra il 70 e l’80% di quello della cocaina. Quello che però non disse è che molte delle persone arrestate appartenevano alla banda di Juan Restoy, uomo politico vicino a Fulgenzio Batista, complice di Santos Traficante, poi fuggito dall’Avana.

Due dei sicari di fiducia di Restoy erano Ignacio e Guillermo Novo Sampol, entrambi membri del Movimento Nazionalista Cubano, un gruppo terrorista con cellule a Miami, Union City, New Jersey. I due hanno scontato recentemente quattro anni nelle galere di Panama assieme a Posada, poi ritornato in America con la benedizione sia della Cia che dell’FBI.

Nel 1976, Guillermo Sampol e Posada furono tra i fondatori dell’organizzazione terroristica “Coru”, nella quale militavano anche Felix Rodriguez, Frank Castro ed altri criminali coinvolti nelle operazioni di traffico di droga autorizzate dall’amministrazione Reagan a favore dell’appoggio ai Contras, come aveva scoperto Gary Webb. Posada Carrillos, Félix Rodriguez Mendigutia, Orlando Bosh, assieme agli agenti della Cia per lo più argentini, come Santiago Hoya, Jose Ribeiro, Juan Ciga Correa, Raul Guglielminetti, Sanchez Reise and Suarez Mason fungevano anche da istruttori degli squadroni della morte nell'Argentina degli anni 80.

Gli articoli di Webb sul San Josè Mercury riportavano tutte i traffici compiuti dagli appartenenti alla rete della Cia nei minimi dettagli compresa la vendita di tonnellate di cocaina alle bande criminali che la smerciavano allo scopo di neutralizzare il dissenso sociale e politico nelle comunità americane più vulnerabili.

Webb aveva anche denunciato l’anti-comunismo della Casa Bianca, una vera e propria fissazione in nome della quale il potere politico ricorse alla diffusione di quantità di droga di proporzioni enormi, ai danni degli stessi cittadini del paese, creando, nel contempo, una rete di terrore nell’America Centrale, anche questa senza precedenti.

Il 10 dicembre, il corpo di Gary Webb è stato rinvento all’interno della sua casa in California. Secondo la perizia balistica, a sfigurarlo erano stati due proiettili calibro 38.

Il coroner, Ronert Lyons, incaricato delle indagini ha archiviato il caso come suicidio.

Erasmo Magoulas

(Traduzione esclusiva per Reporter Associati di Bianca Cerri)

Per leggere le inchieste di Gary Webb (in inglese):

Gary Webb Resigns From the San Jose Mercury News

Analysis of C.I.A. Report On Its Involvement in Drug Trafficking

- CIA Crack Connection Reporter Releases New Book

Gary Webb -- Dark Alliance Interview Part II

The CIA-Contra Cocaine Connection


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