Che sta succedendo al Ministro Moratti?
Gianni Mereghetti - 21-01-2005
In questi anni non mi ha mai sfiorato il dubbio che il ministro Moratti potesse fare marcia indietro rispetto a due principi che mi sembravano essere i pilastri della sua riforma: uno quello di puntare sulla professionalità docente, l’altro quello di disegnare una scuola superiore con due percorsi entrambi di qualità, uno liceale e l’altro di istruzione e formazione professionale. Sono sempre stato più che certo che il ministro potesse cedere su tante cose, ma non su questi due principi, che ritengo decisivi per fare una scuola realmente all’altezza del bisogno di educazione dei giovani. Ebbene, dopo aver letto il documento di lavoro con i principi e le linee per la riforma del II ciclo del sistema scolastico, con rammarico ho dovuto prendere atto di essermi sbagliato, perché quelli che ritenevo i fondamenti ideali della riforma sono scomparsi nel nulla e si è materializzato l’incubo di una professione docente ricacciata nella pura esecutività di disposizioni ministeriali e quello di una scuola superiore prevalentemente liceale, con una istruzione e formazione professionale di fatto relegata ad una funzione marginale!

In questo modo si tornerà ad un tipo di scuola, che da una parte tradisce le aspettative di libertà dei docenti e dall’altra le attese degli stessi studenti, che ancora una volta saranno incanalati in una scuola di massa senza poter scegliere in base a capacità e interessi, come sarebbe più ragionevole.

Quello che maggiormente sorprende è che un ministro, il quale ha promesso pubblicamente e ripetutamente un certo tipo di sistema scolastico, ne vari un altro del tutto opposto, ma non migliore, perché si baserà su una scuola di serie A e una di serie B e con docenti sempre più ridotti ad un ruolo impiegatizio!

E’ quindi urgente che si ricominci da capo, ossia da quando si progettava una riforma con al centro le esigenze degli studenti e degli insegnanti.


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 ilaria ricciotti    - 22-01-2005
Egregio Prof. Mereghetti,
mi consenta.
Si è accorto di quanto esplicitato nel suo post soltanto ora?
Credeva veramente alla validità ed equità di una scuola divisa in due forme di reclutamento?
Se sì, spero proprio che il ministro ritorni sui suoi passi, se non altro perchè tra poco ci saranno le elezioni!
Il diritto allo studio deve essere garantito a tutti: stedentesse e studenti, figli di chi guadagna appena 1000 euro al mese e a coloro che ne guadagnano 10000, anche se quest'ultimi penso non frequenteranno di certo le nostre scuole pubbliche.
Un cordiale e fraterno saluto,
Ilaria Ricciotti.

 Vittorio Delmoro    - 22-01-2005
Saluto con ulteriore gaudio il ravvedimento del buon Mereghetti, che si sta accorgendo solo ora che il ministro Moratti non è poi così affidabile.
Il fatto è, Mereghetti, che non è il ministro ad aver cambiato linea, sono i fatti concreti che chi ha occhi per vedere osserva tutti i giorni a modificare gli atteggiamenti.
Non è mai troppo tardi, o almeno si spera, caro Mereghetti!

 oliver    - 27-01-2005
Questa riforma è fortemente discriminante propio in questi due pilastri. Oliver