ilaria ricciotti - 24-01-2005 |
"Disagio ed attesa nella società contemporanea". Un tema molto impegnativo ed attualissimo, visto che il disagio sta facendo ogni giorno molte vittime, non solo tra gli adulti, ma anche tra i giovani. Sono questi ultimi su cui, a mio avviso, una società democratica e civile dovrebbe soffermarsi, evitando di provocare danni, con i suoi falsi valori, le sue false attese, i suoi falsi miti, i suoi falsi bisogni. Per fortuna molti giovani ed anche molti adulti hanno capito chi indossa maschere diverse a seconda dell'occasione! Questo è già un passo avanti per sperare in una società diversa, più umana ed attenta ai problemi di tutti coloro che ne fanno parte, senza distinzione di lingua, religione, razza, ceto sociale e naturalmente conto in banca. |
Anna Di Gennaro Melchiori - 26-01-2005 |
Grazie cara Ilaria, come sempre hai fatto centro! Ieri sera lo psicoterapeuta Claudio Risè,autore di libri sulla società provata dall' assenza dei padri, ha davvero fatto una lezione di rinnovata umanità al numerosissimo pubblico presente in sala: studenti assiepati per terra, intenti a prendere appunti proprio come a lezione! Altrettanti adulti: molti di noi reano in piedi e assicuro che nessuno si lamentava... Trecento persone, forse di più, accomunate dalla voglia di capire, d'interrogarsi di guardarsi dentro senza tabù e falsi pregiudizi. Perchè il disagio, non solo in famiglia ma anche a scuola, tra adulti e ragazzi è sempre più evidente? Molte le analisi e interessanti le ipotesi colte dal prezioso intervento del prof. Giancarlo Cesana che sa mettersi in discussione egregiamente e dimostra di aver mantenuto lo sguardo di "Marcellino pan e vino" nei confronti della realtà! All'uscita con mio marito commentiamo la serata di studio e portiamo con noi la rinnovata coscienza di aver assistito ad un evento che da mesi desideravo avvenisse: ciascuno di noi nel palcoscenico della vita ha avuto dal regista un preciso ruolo. Non tutti sono protagonisti ma ciascuno con la sua presenza d'interprete anche secondario, permette il successo e la riuscita dell'intero copione e della recita. Calderon della barca nel suo "La vita è un sogno" già lo affermava nel '600. Ecco ciò che sfugge ai nostri adolescenti convinti di non essere nessuno e di aver bisogno di mutandine griffate per poter esistere. Ma in ultima analisi sono gli adulti a fare la differenza ed è proprio in essi che i teen agers si rispecchiano, non si meravigli dunque il prof. Marco Lodoli di simili risposte... Anna Di Gennaro |