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Azione diretta
Coordinamento Cittadino Operatori e Operatrici sociali - 15-01-2005
IERI, 14 GENNAIO, ALLA SALA CONGRESSI DI VIA DEI FRENTANI UN BLITZ INFORMATIVO: E' STATO DISTRIBUITO IL SEGUENTE VOLANTINO DAL COCITTOS TRA INCREDULITA' E STUPORE DEI PARTECIPANTI.

DIFENDERE E INNOVARE IL WELFARE?
DIRITTI E DIGNITA’ NEL LAVORO SOCIALE = QUALITA’ DEI SERVIZI

Caro Terzo Settore, cari “confederali”,
Siamo operatori sociali che lavorano da anni a contatto con i cittadini svantaggiati ( anziani, minori, disabili…) nel cosiddetto “Terzo settore”.
Vogliamo denunciare la situazione di illegalità che vige a Roma nei rapporti di lavoro interni alle cosiddette cooperative sociali e associazioni senza fini di lucro che hanno in affidamento servizi pubblici.
Riteniamo che sia un pò ipocrita chi parla di difesa e innovazione del Welfare riferendosi esclusivamente ai finanziamenti a se stesso e omettendo di parlare degli scheletri nei propri armadi. In quegli armadi, a nostro avviso, si possono individuare le cause principali del declino del Welfare che sta divenendo sempre più un fenomeno residuale e caritatevole che sfrutta gli operatori sociali e, nello stesso tempo, è fonte per molti di affari e di lucro:

QUESTO E’ UNO DEGLI IMPEGNI CON IL GOVERNO SOTTOSCRITTI DAL FORUM DEL TERZO SETTORE IL 12 FEBBRAIO 1999:
“…..in ogni campo di attività del Terzo Settore ..garantisca la trasparenza democratica delle organizzazioni e dei loro "assetti proprietari", la trasparenza della raccolta delle risorse (in particolare delle donazioni dei cittadini), la correttezza della gestione economica, la regolarizzazione delle prestazioni di lavoro e la massima trasparenza degli assetti contrattuali....”

QUESTA E’ INVECE LA REALTA’ IN MOLTE COOPERATIVE SOCIALI:

Licenziamenti selvaggi e casi di mobbing, stipendi che vengono pagati in ritardo di mesi, mancato rispetto delle leggi sulla sicurezza del lavoro e sull’igiene pubblica, bilanci disastrati, mancato rispetto dei contratti collettivi di lavoro, abuso di contratti precari co.co.pro. e co.co.co., mancato rispetto delle qualifiche professionali, violazione delle direttive europee sugli orari di lavoro, assunzioni familistiche in collusione con gli enti appaltanti, violazione del principio “della porta aperta”, mancato rispetto degli standard di qualità. Partecipazione elitaria o virtuale all’elaborazione del Piano Regolatore Sociale. Accettazione di politiche di ghettizzazione dei servizi, di centralizzazione e decisionismo assessorile, di lottizzazione “cencelliana” dei fondi sociali, di utilizzo improprio del Volontariato.

Si stanno portando allo sbando i Servizi alla Persona applicando criteri di mercato e profitto. Amministratori no-profit che abusano strumentalmente e opportunisticamente di contratti precari ritenendosi legittimati dalla legge 30, incentivano il turn-over selvaggio, danno luogo a ricatti nei rapporti di lavoro basandoli sui rapporti di forza sproporzionati e reprimono ogni forma di dialettica e di confronto critico. Non è un caso che vi siano amministratori incollati alle loro poltrone per decine di anni, nonostante i buchi di bilancio e i fallimenti gestionali.
Se non si parte da queste premesse di verità ogni Convegno è la solita inutile passerella

Coordinamento Cittadino Operatori e Operatrici sociali


Fotoinprop. Via Appia 357 Roma- riunioni ogni giovedì ore 21.00 email



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