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Da bambino a bambino
Ilaria Ricciotti - 06-01-2005

Oggi, 6 gennaio 2005, giorno della befana, in cui molti bambini si sono alzati di buon’ora, incuriositi, per aprire la loro tanto attesa calza, in altre parti del mondo ed in modo particolare in diverse zone del sud est asiatico, i loro coetanei ancora in vita cercano un altro dono: quello di poter ritrovare i loro cari e/o di dimenticare ciò che hanno vissuto e visto.

Scene definite da apocalisse.

Scene sconvolgenti, così come sono altrettanto sconvolgenti i dati forniti dall’UNICEF, secondo cui più di 300 bambiniindonesiani, salvatisi dalla grande onda, ora rischierebbero di finire nell’organizzazione mondiale di pedofili o trafficanti di organi.


E questi bambini avrebbero dai 3 ai 10-11 anni.

Il forasacco ha voluto affrontare questo tema perché i bambini, come tutti sappiamo, sono il nostro futuro, le nostre speranze, i meravigliosi frutti della natura che, perché vivi ed indifesi, non devono essere minacciati, violentati, feriti, calpestati da individui senza scrupoli.

Fra pochi giorni quando le scuole inizieranno cerchiamo di farli esprimere, di informarli su ciò che potrebbe accadere anche a loro e creiamo contatti tra tutte le scuole italiane e questi bambini sfortunati, inviando loro lettere ed organizzando una raccolta di aiuti umanitari da far pervenire all’UNICEF, ai medici senza frontiere, alla CRI o ad altre organizzazioni.

Questa volta il forasacco, per il momento non porrà domande, ma si limiterà a fornire input alle scuole e a quanti vorranno stabilire contatti “da BAMBINO a BAMBINO” perché essi si sentano protagonisti dei loro bisogni, dei loro desideri, delle loro ansie e delle loro paure.

Le eventuali lettere di bambini italiani verranno inviate direttamente o indirettamente tramite e-mail ai giornalisti o alle organizzazioni presenti sul posto.

SE QUALCUNO DI VOI HA QUALCHE ALTRO PROGETTO PIU’ INCISIVO ED IMMEDIATO DI QUELLO PROPOSTO, E’ PREGATO DI RENDERLO PARTECIPE A TUTTI NOI.

FACCIAMO IN FRETTA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





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 ilaria ricciotti    - 10-01-2005
La foto apparsa è stata scattata da Pino Scaccia. Lui ed altri giornalisti si trovano in trincea là proprio dove la vita è stata spazzata via dall'onda assassina.
E' una foto bellissima, da far vedere ai nostri bambini ed ai vostri alunni. Be' si potrebbe iniziare proprio da questa foto per affrontare il problema. Per parlare di aiuti da destinare a queste popolazioni prive di tutto, ma non della speranza di ricominciare a vivere. Proprio oggi ho contattato la sede nazionale dell'UNICEF a Roma ed ho parlato con un responsabile che si occupa di iniziative da estendere alle scuole italiane. Ci terremo in contatto. Per il momento tuttavia mi è stato riferito che, pur essendo interessante il progetto "da Bambino a Bambino", bisogna pensare agli aiuti umanitari da far pervenire a queste popolazioni. Popolazioni che non hanno nulla. Ho contattato anche il Presidente della Provincia di Macerata Giulio Silenzi e fra non molto spero che si esprima in riferimento a questa iniziativa o ad altre che la Provincia intenderà intraprendere e che comunque vi riferirò. Personalmente direi che per il momento noi , appartenenti direttamente o indirettamente al mondo della scuola, dovremmo coinvolgere i vari Consigli di Istituto e raccogliere fondi da devolvere ad organizzazioni che stanno lavorando nelle zone colpite ed adottare interi villaggi.
Poi, in un secondo momento, quando le scuole distrutte verranno riaperte, allora potremmo pensare a gemellaggi o ad adozioni anche di scuole. Avrete sentito che tali strutture non esistono più e che quindi bisognerà pensare a ricostruirle.

Per il momento è tutto.
Spero di farvi pervenire presto altre notizie, ma nel frattempo voi insegnanti proponete, agite e rendete noti i vostri progetti!!!!!!!!!!!!!!!!

AFFRETTIAMOCI E SIAMO CONCRETI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 ilaria ricciotti    - 12-01-2005
Cosa si sta facendo nelle scuole italiane in riferimento alla tragedia del sud est asiatico?

Diversi siti di organizzazioni preposte ad aiutare queste popolazioni si trovano su "spazio aperto"nei commenti del testo "L'onda". Basta cliccare.

Ho chiesto a qualche amico insegnante quali iniziative si stavano portando avanti nel suo istituto e purtroppo la risposta è stata:" nulla". Questo argomento non è stato minimamente proposto agli studenti. E se è stato fatto, ci si è limitati ad un piccolo accenno.

Spero che altri docenti non si siano comportati così!

Come si fa a non affrontare un tema del genere?
Come si fa ad andare avanti con il "programma" e dire agli studenti che questo è ciò che si deve trattare a scuola e che certi avvenimenti che accadono nel mondo non devono essere neanche sfiorati?
L'onda assassina offrirebbe a tutte le discipline di poter affrontare specifici contenuti, senza scantonare dal "famoso programma".
Gli alunni lo vogliono, ma i loro insegnanti?

Scusate questo sfogo, ma non posso sopportare che una così immane tragedia ed altre che accadono non rientrano nel PROGRAMMA e quindi rimangono fuori dai recinti delle nostre scuole.

 ilaria ricciotti    - 18-01-2005
Segnalo ali interessati un altro sito
www.vivo.org

I suoi operatori sono già attivi nelle zone colpite dal maremoto e tra essi ci sono anche insegnanti che potremmo contattare.

 ilaria ricciotti    - 18-01-2005
Un' erbaccia velenosa da estirpare


L'indifferenza è una malattia
che si impossessa dell'anima
e, la fa volar via.

Essa è un'onda assassina
che travolge tutti, repentina.

L'indifferenza è causa di guai,
guai noti e quelli che non sai.

Essa è un'erbaccia velenosa da estirpare.
Riappropriamoci tutti della voglia di donare!

 ilaria ricciotti    - 26-01-2005
In certe zone del sud est asiatico, colpite dallo tsunami, le scuole si stanno pian piano riaprendo ed i bambini, ora circa soltanto 3 per classe ( prima erano da 10) ritornano a scuola. Non ci sono più migliaia di loro, unitamente a 1700 insegnanti. Alla vigilia della "Giornata della Memoria", un pensiero va anche a questi bambini che sono stati spazzati via dall'onda assassina, ed anteriormente ad essa da individui abominevoli che, come coloro che 60 anni fa hanno incenerito nei forni crematori molti dei loro coetanei, hanno strappato loro prima la dignità e poi la vita.
Queste miserie umane devono finire. I governi ed i cittadini di tutto il mondo si attivino per questo, prima che sia troppo tradi!

 ilaria ricciotti    - 28-01-2005
E' con enorme piacere che il progetto "Da Bambino a Bambino" è stato preso in considerazione dal Presidente della Provincia di Macerata Giulio Silenzi, unitamente a Clara Maccari, Assessore Provinciale all'istruzione e ai Diritti dei Bambini.
Una volta che cercheremo di rendere il progetto più articolato e concreto, speriamo che anche altre scuole o province lo facciano proprio, apportando anche eventuali modifiche.
E' preoccupante che già i mass media non parlano più dello tsunami e di quelle popolazioni che ancora debbono superare pesantissime difficoltà materiali e psicologiche.
Ma, se ci pensiamo bene è tipico di quanti hanno una memoria a brevissimo termine, e ritengono più importante informare il pubblico su fatti di cronaca rosa o nera, pescando pettegolezzi o disgrazie altrui.