Fabrizio Mangione - 13-03-2002 |
Il gruppo di lavoro per la preparazione dell' Assemblea cittadina del Coordinamento docenti della Provincia di Palermo rende noto che, per motivi di carattere organizzativo, l'Assemblea cittadina prevista per il giorno 20 marzo 2002 nell'Aula Magna della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Palermo viene rinviata a data e luogo da destinare. In sua vece avrà luogo, nei locali dell'Educandato "Maria Adelaide" di Palermo (Corso Calatafimi 86), alle ore 16,00, un' Assemblea del Coordinamento aperta a tutti i docenti e gli operatori della Scuola. COORDINAMENTO DOCENTI Provincia di Palermo Il Coordinamento docenti della Provincia di Palermo fronte di opposizione nato per la difesa ed il rilancio della Scuola pubblica di Stato INVITA tutti i docenti e gli operatori della Scuola a partecipare all’ ASSEMBLEA che avrà luogo in data 20.3.2002 alle ore 16,00 nei locali dell’ Educandato “Maria Adelaide” di Palermo Corso Calatafimi n° 86 O.d.G.: ·Adesione del Coordinamento al “documento di Milano” ·Presentazione dei progetti e dell’operato svolto dai gruppi di lavoro (preparazione dell’assemblea cittadina, lavori sull’ “Esame di Stato”, assemblea delle RSU, sito web del Coordinamento, altri…) ·Progetti e proposte per nuove forme di lotta ·Varie ed eventuali |
Enrico Guarnieri - 26-03-2002 |
Per via indiretta vengo ora a conoscenza di una lettera a firma delle colleghe Bonaffino e Federico del liceo Garibaldi. Spero che questa mia interferenza nella corrispondenza altrui non appaia indiscreta, ma il suo contenuto riguarda direttamente anche i colleghi del coordinamento a cui non è diretta. Le due colleghe ritengono sia arrivato il momento di esplicitare un loro dissenso rispetto al Coordinamento dei docenti e degli operatori scolastici della provincia di Palermo. Ne prendo personalmente atto con profondo dispiacere. Le due colleghe hanno avuto il non piccolo merito di essere promotrici del coordinamento stesso, presso il loro Liceo, ed al quale altri colleghi, compresi quelli appartenenti, come me, al liceo Meli, hanno subito aderito. Sono scelte che vanno rispettate, quali ne siano le ragioni, ma che influiscono pesantemente sul lavoro comune, e gettano un'ombra sull'intelligenza politica dell'intero coordinamento, che avrebbe dovuto mantenere la propria unità di fronte all'attacco del governo alla scuola di stato. In tutte le possibili occasioni (l'incontro con De Mauro presso il Gramsci, la riunione indetta da Fiandaca e Centorrino presso la facoltà di ingegneria, sino all'ultima riunione in cui ci siamo incontrati) ho sottolineato, senza ricevere smentite, la necessità dell'unità. In nessuna occasione sono emerse le divergenze a cui le due colleghe, adesso, alludono. Ne è prova il fatto che il documento ufficiale del Coordinamento docenti della provincia di Palermo è quello originario del Garibaldi stesso, naturalmente rivisto, nel registro da una commissione, votata all'unanimità dall'intero coordinamento ed il cui lavoro è stato formalmente approvato con un emendamento della collega Federico; data la identità sostanziale dei contenuti, è un dettaglio di scarsa rilevanza che, quando è stato possibile, se ne è fatta circolare la redazione originaria (Incontro Cidi presso il Pio La Torre). Condivido, dunque, pienamente, insieme, credo, con i colleghi coi quali attualmente collaboro, gli obiettivi che le due firmatarie ribadiscono nella loro lettera. Comprendo il "rammarico" che le due colleghe esprimono, per il fatto di non avere esplicitato il loro dissenso nella ultima riunione comune (tenutasi qualche giorno addietro presso il liceo artistico, e sulle cui modalità di indizione e conduzione non insisterò, se non per auspicare di conoscere, le critiche che, in quella sede, sono state rivolte ai colleghi dai quali ora si separano - non presenti perché alla ricerca disperata di un parcheggio, critiche di cui sembra di riconoscere qualche confusa traccia anche nella lettera). Nessuno ha mai rimproverato alle due colleghe un comportamento "altezzoso", semmai ci si rammarica che la assenza di strumenti di effettivo coordinamento abbia causato una serie di disguidi, certamente gravi, quali, per fare solo qualche esempio: la troppo parziale rappresentatività della delegazione fattasi ricevere dal funzionario regionale a conclusione della manifestazione pubblica del 15 febbraio (cinque su sei di un'unica scuola), errore politicamente grave di cui le colleghe sembrano non essersi rese conto; la mancata informazione all'assemblea della intenzione della collega Federico di intervenire all'incontro al Gramsci in rappresentanza dell'intero coordinamento, pur dopo che dell'iniziativa, altra collega aveva dato informazione all'assemblea; errore che ha causato qualche disguido che ha forse influito non positivamente sulla efficacia dell'intervento stesso. Infine un comunicato alla pagina locale di Repubblica in cui la collega Bonaffino, dando informazioni imprecise sul ruolo del sottoscritto nel progetto di una assemblea cittadina, annunciava la decisione improvvisa ed unilaterale di mutare il nome del coordinamento. So bene che il passaggio dalla logica, dall'attività, dal "carisma" della promozione a quella del coordinamento di una costellazione di realtà che debbano mantenere la propria autonomia, é sempre difficile. Ma non c'è coordinazione se non esiste un centro di interscambio che coordini e realizzi le decisioni collettive. Se questo manca ci si avvita su se stessi ed al lavoro si sostituiscono discussioni interne, che ci sono già costate troppo, fra l'altro proprio con gli studenti, nostri necessari compagni di lotta. Buon lavoro, dunque, care colleghe. Data la identità delle idee e delle intenzioni, gli sforzi di tutti finiranno, comunque, con il convergere verso un obiettivo comune. Certo, tutti dovremo stare molto attenti a non fare ancora figure sciocche. Evidentemente la Moratti il diritto di sorridere ce l'ha. Enrico Guarneri del Coordinamento docenti della provincia di Palermo 20 marzo 2002 |