breve di cronaca
In Puglia dilaga la protesta
La Repubblica - 12-03-2002
Docenti e studenti con una fascia al braccio o al collo per manifestare contro lo svuotamento degli organi collegiali

Fazzoletti bianchi contro la Moratti

Anche in Puglia dilaga la protesta lanciata via Internet


Domani incontro in piazza per consegnare al prefetto il dossier contro la riforma
"La regione sta rispondendo in modo interessante, ritrovando un suo protagonismo"

Elena Laterza

Indossare un fazzoletto bianco per dire no alla riforma degli organi collegiali della scuola. Un´iniziativa nata su internet e promossa da quattro riviste telematiche (Fuoriregistro, Didaweb, Educazione&scuola, e Proteofaresapere) a cui la Puglia ha risposto con grande partecipazione. L´occasione si è presentata lo scorso lunedì, con l´avvio in Parlamento della discussione conclusiva sul nuovo assetto degli organi collegiali, che secondo i promotori di questa manifestazione pacifica "stravolge i principi basilari della democrazia nella scuola, che dovrebbero fondarsi sulla separazione dei poteri, rappresenta l´umiliazione dell´autonomia professionale e prefigura forme di reclutamento che, negando le competenze professionali, mettono in serio dubbio le garanzie costituzionali sulla libertà d´insegnamento". Contro tutto questo è partita la mobilitazione non-violenta che ha coinvolto centinaia di docenti e studenti pugliesi: una fascia bianca come simbolo di chi crede nella scuola di tutti e per tutti. "A Bari è emerso un consenso diffuso tra i docenti e gli studenti rispetto a quest´iniziativa – spiega Francesco Sofia, presidente regionale di Proteofaresapere Puglia - Il problema più grave è che, a causa di questo intervento sugli organi collegiali, si sta assottigliando lo spazio della democrazia all´interno della scuola. La Puglia sta rispondendo a queste dinamiche in modo interessante e nuovo, ritrovando un suo protagonismo. E non potrebbe essere altrimenti, se si pensa che solo nella nostra regione ci saranno 744 cattedre in meno a seguito dei provvedimenti di questo governo".
Dello stesso parere è Luigi Martano, dirigente scolastico dell´Istituto comprensivo di Corigliano d´Otranto, in provincia di Lecce: "C´è stata molta partecipazione a quest´iniziativa sia da parte dei docenti che degli studenti, che sino a ieri hanno indossato un fazzoletto bianco. La riforma Moratti crea molta preoccupazione e in particolare sulla questione degli organi collegiali ci sono alcuni aspetti molto difficili da accettare. Ad esempio, per quanto riguarda il comitato di valutazione, non capisco come si possa affidare un ruolo così centrale al primo degli eletti dei genitori, senza ulteriori garanzie in merito". Anche i componenti del 'Forum per la scuola pubblica´, che raccoglie le voci dei cittadini di Bari e provincia contro il progetto di riforma Moratti, hanno indossato un fazzoletto bianco. Si può constatare come sul tema della scuola pubblica i promotori delle varie iniziative di protesta siano sempre più uniti nel portare avanti battaglie comuni. Domani pomeriggio, alle 17.30, c´è un grande appuntamento in piazza per consegnare al prefetto di Bari l´appello in cui sono esposti punto dopo punto i motivi del dissenso contro la riforma della scuola. Venerdì 15 marzo, alle 16, sarà la volta di un´assemblea provinciale della Cgil Scuola, nella scuola media "Michelangelo". Sarà l´occasione per promuovere la raccolta firme finalizzata al ritiro della legge delega sulla riforma e per prepararsi all´appuntamento nazionale del 23 marzo: la provincia di Bari ha già 150 pullman e un treno speciale pronti a partire per Roma. Il mondo della scuola non mancherà: in tanti, tra docenti, studenti e personale organizzativo, sono pronti a scendere in piazza in difesa di una scuola pubblica, laica, libera e pluralista. Il Forum, che invece si riunirà il 18 marzo, alle 16.30, nella succursale dell´Itc "Giulio Cesare", sta sollecitando i collegi dei docenti degli istituti superiori a rifiutare in blocco la formazione per gli esami di stato e sta invitando tutti i docenti a dire di no all´insegnamento oltre l´orario di cattedra, per limitare le gravi conseguenze del decreto che definisce la consistenza del personale scolastico, in applicazione della legge finanziaria.

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