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A proposito di censura preventiva
Indymedia - 04-12-2004
Pubblichiamo la lettera che Rosanna Mulas ci ha inviato, nella quale ci confessa la propria angoscia per una inquietante proposta di legge, approvata in senato, che limita le libertà di informazione dei giornalisti nei luoghi di conflitto. E' un invito a interessarsi e movimentarsi rispetto a questo fatto.

Il centro-destra "riforma" il codice militare: in galera i giornalisti che raccontano la guerra.

Due parole su questa pericolosissima legge: sono convinta della necessità che ci attiviamo SUBITO contro questa legge che sta passando velocemente sulle nostre teste, nel silenzio generale (anche nostro!) due parole ed una richiesta di aiuto a "fare qualcosa" io mi sento molto sola nel tentativo di attivare una reazione su questa legge: nel migliore dei casi c'è una risposta "politica" ma non si vede la necessità e l'urgenza di "fare" non è necessario che facciamo grandi cose: lo possiamo fare all'interno delle nostre attività di tutti i giorni andando al lavoro, andando a fare la spesa o uscendo la sera a fare due passi con gli amici/amiche

DOBBIAMO SOLO E SEMPLICEMENTE (a seconda delle nostre possibilità ed abitudini)
Scrivere e dire dovunque "NO alla CENSURA"
Scrivere su Internet o inviare email riguardanti la guerra in corso o cose militari tipo le basi nato in italia (a proposito sembra che in sardegna si stiano muovendo alla grande!)
Stampare o fotocopiare articoli sui retroscena della guerra a Nassiriya,
Falluja, Najaf etc.

E DISTRIBUIRE ED APPICCICARE DOVUNQUE queste cose in modo fermo e deciso, senza smettere dopo due giorni, con le idee chiare su quello che stiamo facendo che è una sfida nella quale la gente (se unita, serena e determinata)

E' PIU' FORTE di qualunque potere (non possono certo metterci in galera tutti, e non credo ci picchieranno -non molto almeno se manteniamo la calma o ci spareranno addosso); proveranno a metterci delle multe che ci guarderemo bene dal pagare o, più verosimilmente, faranno marcia indietro aspettando un momento migliore per riprovarci.

OLTRE, naturalmente, ad appellarsi a Ciampi e al CSM, a mobilitare i parlamentari, i giornalisti e tutto il mondo dell'informazione, dei fruitori di informazione e non solo, MA questo viene da sè se partiamo SUBITO con l'azione, con i fatti c'è anche la proposta di enrico peiretti di scrivere lettere cartacee a politici e giornalisti io potrei fare dei modelli da fotocopiare che si potrebbe chiedere alla gente di firmare (lo farebbero con generosità) e poi noi associazioni ci prenderemmo l'incombenza di affrancare e spedire.

E' POSSIBILE RIUSCIRE A TROVARE COLLABORAZIONE PER TENERE UN TAVOLINO IN
PIAZZA PER QUALCHE GIORNO?
DISOBBEDIENZA CIVILE DI MASSA pura e semplice. nient'altro può essere efficace.

DA SUBITO.

GRAZIE

Rosanna

Reporter Associati

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