breve di cronaca
Formigoni: la Riforma Moratti è anche opera nostra
il Nuovo - 09-03-2002

Del tutto positivo il giudizio del governatore lombardo sulla riforma dell scuola: "Il 25 per cento dei programmi verrà definito dalle Regioni".


MILANO - Se gli studenti non ne vogliono sentir parlare, e ancora oggi sono scesi in piazza per manifestare tutta la propria opposizione, la riforma della scuola firmata dal ministro Moratti ha sicuramente un sostenitore nel presidente della Regione Roberto Formigoni. Che non solo la giudica del tutto positivamente, ma addirittura ne rivendica, in qualche modo, una certa paternità. “Vi abbiamo fattivamente contribuito e la condividiamo decisamente”, dichiara senza mezzi termini il governatore lombardo.

E, da amministratore, Formigoni non può che apprezzare il peso che la riforma attribuisce alle Regioni, chiamate a definire, secondo il presidente della Lombardia, addirittura il “20-25 per cento dei programmi”. ''Per la Lombardia - spiegaFormigoni - sarà l' occasione per proporre un approfondimento delle grandi figure del pensiero, dell' arte, della letteratura lombarde finora non sufficientemente valorizzate, basti pensare a Cattaneo o a Carlo Porta”. Una scuola più “federalista”, quindi, anche se sempre “inquadrata in un disegno nazionale”.

Tra gli altri elementi positivi della riforma, Formigoni ricorda la nascita di un sistema scolastico unico, che parifica istruzione e formazione, aprendo la possibilità di passare da un tipo di studio all’altro.

Tra i titoli di merito della riforma, il presidente della Regione cita anche la revisione dei cicli, perché “consente un approccio pedagogico più adeguato alla crescita dei ragazzi”, e le relazioni che vengono istituite con il mondo del lavoro.




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