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Da parte nostra che si fa? Si converge?
Paolo Galletti - 13-11-2004

Adornato sì, ma di sciocchezze

Volevo scrivere qualcosa sull’esito sconfortante delle elezioni americane, sulle indicazioni che comunque devono giungerci da quel risultato, ma non lo farò.

A distogliermi dall’intento è l’articolo-intervista apparso in data 9 novembre sulle pagine nazionali de “la Nazione. Q.N.“ dedicato a Ferdinando Adornato, l’antico fondatore di “liberal”, attivo nell’area di centrosinistra fino alla folgorazione sulla via di Arcore che lo ha portato ad occupare una stabile poltrona in parlamento.

L’intervista ed il contenuto sono, a mio parere, segno dei tempi ( grami) e del futuro che ci attende in tema di polemica politica, un futuro inquietante e preoccupante.

Partiamo dall’inizio. Il titolo dà già un’idea del contenuto: “ Sivio segua le orme di Bush e parli di Dio e valori”. L’incipit dell’intervista è una piccola rampogna all’amato leader” Purtroppo fino ad oggi Berlusconi ha insistito poco sulla propria visione morale”.

Ma guarda… A me non pareva.

L’azione del governo mirata a facilitare in ogni modo interessi e posizioni del capo, delle sue aziende e del suo clan mi sembrava talmente palese da rasentare la sfacciataggine. Andiamo avanti: “Pensiero liberale e pensiero cristiano sono identici e tutte e due sostengono il primato della persona .” Qui Adornato fa evidentemente un po’ di confusione. La persona è intesa in senso generale, non nel senso di Silvio Berlusconi. Inoltre mi pare che si possa affermare che il pensiero liberale e quello cristiano si rivolgono a sfere complementari ma non identiche dell’animo umano. Capisco che per chi ragiona in termini industriali e di profitto questi siano dettagli, ma sono importanti.

Il Presidente della Commissione cultura della Camera ( ahinoi è proprio così…) coinvolge nella dissertazione anche Gesù Cristo “.

E’ stato lui ad inventare la laicità dello stato, mica Montesquieu…

E’ stato il primo liberale della Storia…” Bush non esagera nelle citazioni di Dio, pretendendo che il creatore sia schierato al suo fianco contro Bin Laden, Kerry, e gli omosessuali , giacchè “ La costituzione e la storia americane si fondano su quei valori… e in Italia si commette un grave errore classificando i temi etici come questioni di coscienza”. Aspettate a stupirvi, c è di più: Adornato giustifica e spiega in chiave religiosa anche il taglio delle tasse “ ...la rivoluzione fiscale insiste sulla centralità dell’uomo rispetto allo Stato” .

Finalino in peana al mentore di Arcore, all’ “unto del signore” . Il giornalista chiede se è d’accordo con Bush e Berlusconi che si accreditano come uomini della provvidenza. “Per la verità, Berlusconi non l’ha mai fatto ed è un peccato. Perché la politica è anche visione morale e il cattolicesimo liberale di Dante e Manzoni rappresenta la tradizione del nostro paese.” E con questo siamo a posto. La via della beatificazione è aperta per il presidente del consiglio…….Fine dell’ironia.

Sono allarmato e preoccupato. L’onda lunga del conservatorismo sta sgorgando a fiotti anche laddove meno te lo potevi aspettare. L’articolo dell’organo di informazione dell’UDC che celebrava la vittoria di Bush come un trionfo della “linea Buttiglione” non era solo una “boutade”, davvero la torta elettorale che fa capo all’area cattolica fa talmente gola da provocare smodate esternazioni e prostrazioni al soglio che ricordano sinistramente (al pari di termini come “ l’uomo della provvidenza “) epoche infauste per la libertà che a parole sembra tanto cara a certi personaggi.

E da parte nostra che si fa? Si converge?
Che brutta parola...

Paolo Galletti
da inmovimento.it



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